Sivlertech 2.0: le mutande hi-tech che non si lavano

Sivlertech 2.0: le mutande hi-tech che non si lavano

Arrivano le mutande hi-tech che non si lavano. L’idea, nata da Organic Basics, un marchio danese promotore di una campagna di crowdfunding su Kickstarter, è quella di creare Sivlertech 2.0, ovvero una linea di indumenti che non necessitino di lavaggi frequenti.

Gli standard bassissimi dell’industria rendono quello della moda il secondo settore più inquinante al mondo. Il fatto è che i due terzi dell’impatto ambientale dei vestiti sono generati dal consumatore stesso” sostiene, in un’intervista a la Repubblica, Alexander Christiansen, co-fondatore del brand.

Tuttavia, com’è possibile creare un tessuto simile senza andare incontro a problemi di igiene personale? La risposta sta nel Polygiene, un sale d’argento usato dalla NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale per purificare l’acqua. Il Polygiene, infatti, applicato nelle fasi finali della produzione del tessuto, elimina circa il 99,9% di funghi e batteri, causa di cattivi odori e/o d’infezioni.

La linea Sivlertech 2.0, realizzata in nylon italiano (fattore che riduce le emissioni di CO2 e lo spreco di acqua del 50%), non si vuole ovviamente fermare ai soli indumenti intimi, ma punta a realizzare anche magliette e calzini. Infine, i capi non hanno cuciture e non necessitano di essere stirati, garantendo comfort, assorbimento dell’umidità e regolazione del calore.

L’obiettivo della campagna di crowdfunding, che ha già raccolto oltre 50mila dollari, è quello di entrare nel mercato di massa della moda. Il primo modello di mutande Sivlertech, nel 2016, ci riuscì. Staremo ora a vedere se anche il secondo centrerà l’obiettivo.