Omicidio Dainotti: custode autolavaggio arrestato per detenzione abusiva di armi

Omicidio Dainotti: custode autolavaggio arrestato per detenzione abusiva di armi

ADRANO – È stato arrestato per detenzione abusiva di armi il custode dell’autolavaggio che ha segnalato la presenza del cadavere di Giuseppe Dainotti alla polizia.

Si tratta del primo risvolto, seppur collaterale, delle indagini sulla morte del 25enne pregiudicato di Librino. Ma è ancora mistero sulla dinamica che ne ha provocato la morte.

L’unico dato certo è che il giovane è morto a causa di un colpo di pistola che lo ha colpito all’addome ed è stato trovato privo di vita tra il guard rail e la recinzione privata di un’autolavaggio lungo la Statale 284, in territorio di Adrano.

Il custode pare detenesse illegalmente 2 pistole all’interno del proprio furgone. Ma, da una prima sommaria ispezione, sembrerebbe che non abbiano sparato di recente.

È mistero anche sul bossolo del proiettile che ha ucciso il ragazzo che non è stato trovato sul luogo del delitto.

Si indaga anche sul mangiasoldi scassinato dell’autolavaggio: si ipotizza, al momento, un tentativo di furto da parte della vittima con altri complici.

Gli inquirenti, per cercare di dare una risposta ai numerosi interrogativi del caso, stanno visionando le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale.

Le indagini si muovono su fronti diversi: al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, né quella del fuoco “amico”, né del conflitto a fuoco.

La salma del 25enne al momento è sotto sequestro all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania in attesa che venga effettuata l’autopsia.