Contanti? Addio! Arriva Apple Pay

Contanti? Addio! Arriva Apple Pay

Disponibile negli Stati Uniti d’America dal 20 ottobre 2014, arriva anche in Italia Apple Pay, il metodo di pagamento creato da Apple Inc. che incorpora le carte di credito nell’iPhone (a partire dal 6), nell’iPad, nell’Apple Watch e persino nel Mac. Ovviamente altri servizi simili, Android Pay, Amazon Pay, Samsung Pay e il famosissimo PayPal hanno già proposto qualcosa del genere, ma la peculiarità del metodo di pagamento ideato da Cupertino risiede ancora una volta nella possibilità di sfruttare un ecosistema unico con software e hardware integrati.

Non solo, come spiega Jennifer Bailey, vicepresidente di Internet Services ed Apple Pay «né l’iPhone né i nostri server memorizzano il numero della carta del cliente. Tutto il processo di pagamento è completamente sicuro grazie al sistema di codici che regola le transazioni. Pagando con l’iPhone, l’utente deve poi utilizzare il sensore d’impronta digitale per avviare il processo».

Per ultimo, se accidentalmente si dovesse smarrire lo smartphone o lo smartwatch, il servizio può essere bloccato in tempo reale da qualsiasi altro terminale.

Ricapitolando: l’utente avvicina il polso o lo smartphone alla cassa wireless, questa lo “legge” come se fosse una carta di credito, chiede d’inserire il codice o la propria impronta digitale e il gioco è fatto.

Al momento, le banche aderenti sono UniCredit, Carrefour Banca, American Express, CartaBCC, Fineco, Widiba e Banca Mediolanum, mentre fra i partner commerciali si annoverano il gruppo Auchan e la Rinascente. Negli altri Paesi (Stati Uniti, Australia, Canada, Cina, Francia, Giappone, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito, Russia, Spagna e Svizzera), dove Apple Pay è in uso da qualche anno, il giro di affari di “pagamenti mobili”, supera i 500 miliardi; sarà così anche in Italia?

Valeria Portale, direttrice dell’Osservatorio sui mobile payments del Politecnico di Milano, asserisce che «gli italiani amano il contante, anche se allo Stato costa oltre 34 miliardi di euro per il “nero” che genera. Apple Pay non è esente da pericoli, tuttavia non trattandosi di un sistema completamente nuovo e già provato in altri Paesi, possiamo contare su standard di sicurezza ampiamente consolidati».

Apple Pay

 

Nella Penisola, nel 2016 i pagamenti tramite carte prepagate hanno raggiunto i 190 miliardi di euro, rappresentando cioè, secondo una fonte ISTAT, il 24% del consumo degli italiani. Adesso, o meglio dal 17 maggio 2017 in poi, non resta che alzare il polso e pagare la spesa.

Alberto Molino