Le Zagare in vendita, prezzo base di 42 milioni di euro

Le Zagare in vendita, prezzo base di 42 milioni di euro

SAN PIOVANNI LA PUNTA – Tra problemi, lettere e lamentele, il parco commerciale di San Giovanni La Punta “Le Zagare” è ora in vendita. Il prezzo base d’asta, 42 milioni e 246 mila euro, sarebbe stato deciso da un perito mandato dal tribunale e incaricato di accertare il valore della struttura.

Un prezzo, forse, troppo alto per i tempi che corrono, che fa perdere le speranze di trovare un acquirente che non tenti il ribasso. Una cifra irrealizzabile, calcolata solo in base al valore immobiliare, che non tiene conto dei vari fattori aziendali e di mercato.

La prima asta è prevista per martedì 8 novembre e le prime trattative, fa sapere il liquidatore giudiziale e gestore del parco Alessandro Fiscella, sono già in corso. 

La scelta della vendita non è sicuramente una scelta semplice ma, come dichiarato da Fiscella, assolutamente necessaria. Le cose infatti sembrano essere cambiate dal 2012 a ora. Questa decisione infatti è legata alla vicenda Aligrup, in procedura concorsuale,  che ha imposto l’obbligo di vendere il parco commerciale a beneficio dei creditori.

Nel frattempo, nonostante per il parco commerciale ultimamente le cose siano migliorate in termini di clientela, si registrano svariatissimi problemi organizzativi, riscontrati da dipendenti e imprenditori operanti nei confronti degli attuali gestori giudiziari.

In una lettera inviata al gruppo dirigente delle Zagare, gli operatori hanno denunciato tutti i disservizi da loro riscontrati, senza ricevere, fino ad ora, alcuna risposta.

Nella lettera si fa presente che il centro commerciale è in una situazione di degrado e decadimento. Tra i disagi più evidenti, la trascuratezza dei negozi sfitti, il blocco della fornitura di corrente elettrica, con conseguente disagio per la clientela con il conseguente danneggiamento dei sistemi computerizzati a causa dei continui sbalzi di tensione, la mancata prestazione del servizio di sorveglianza degli spazi comuni con annessi furti d’auto, la mancata manutenzione della pavimentazione degli spazi comuni, la mancata fornitura del servizio di climatizzazione e del servizio di pulizia e servizi igienici. 

Il problema, secondo gli operatori, sarebbe causato dalla decisione di affidare a una ditta esterna il compito di occuparsi della gestione locativa dei punti vendita. 

Fiscella, però, nega la presenza di disagi eccessivi e assicura una sostanziale ripresa del parco, anche se in un contesto generale ancora difficile.