Siracusa, v.le Teocrito chiuso: trovati i soldi, difficoltà a trovare la ditta

Siracusa, v.le Teocrito chiuso: trovati i soldi, difficoltà a trovare la ditta

SIRACUSA – Trovati i soldi, ma non ancora la tipologia di ditta che potrebbe realizzare i lavori. È un intervento particolare, di carpenteria metallica: occorrono operai specializzati, strumentazioni e attitudini specifiche da ricercare nell’ambito metalmeccanico. Un’azienda così non c’è nell’albo del Comune.

Comincia adesso la parte tecnica, non meno complicata di quella economica, per risanare la bizzarra emergenza infrastrutturale che tiene chiusa una parte del centro di Siracusa da quasi due mesi. Sotto viale Teocrito, la strada che congiunge il parco archeologico con museo Paolo Orsi, santuario della Madonna delle lacrime e catacombe di San Giovanni, c’è una camera di deflusso delle acque meteoriche. Parte fondamentale del collettore pluviale della città, è ammalorata nella parte del solaio: 21 metri per 6, che corrispondono a un pezzo di strada, sono a rischio cedimento. L’arteria è stata chiusa a inizio dicembre, mettendo ko i commercianti in periodo prenatalizio, che infatti oggi chiedono sgravi fiscali. Un intervento di massima urgenza non è stato possibile: il Comune non aveva la seppur minima somma di 50mila euro per la messa in sicurezza straordinaria, in attesa di un più generale intervento nei prossimi anni.

Adesso, approvato il bilancio 2015 (nel 2016) è arrivato l’impegno di spesa. Ora si tratta di bandire la gara: il caso rientra tra quelli per cui è possibile procedere all’affidamento dei lavori mediante trattativa privata. Ma l’ingegnere capo, Natale Borgione, che ha redatto il progetto sa che non sarà facile reperire ditte cui formulare l’invito. “Il problema – dice – è capire la categoria cui rivolgerci. Non è la classica manutenzione stradale o un intervento edilizio: qui si tratta di strutture metalliche che vanno pure soggette a controlli non distruttivi per essere certi della stabilità e sicurezza”. L’intervento, infatti, sarà sulle 15 travi che reggono il solaio.

Non posso invitare una ditta edile che mi fa ‘sto lavoro – continua l’ingegnere capo del Comune – serve una ditta che è più sul metalmeccanico o industriale: sono quelle che utilizzano elementi di carpenteria metallica. Saldatori con patentino. Non è una ringhiera da saldare, ecco. Tra le ditte di fiducia dell’amministrazione – prosegue – non so se ce n’è una con queste caratteristiche. Dobbiamo verificare. E poi questo qualcuno deve essere affidabile. Non posso permettermi di dare un lavoro a chiunque solo perché è di difficile reperibilità. Anche perché questo va a incidere poi sui tempi: se non è in regola con il Durc e mi blocca tutta la procedura?”.

Insomma, risolta la parte economica non è detto che tutto fili veloce. Le aspettative del Comune sono: “Da qui a 10 giorni i preventivi, immediatamente i lavori e conclusione entro febbraio”. Ma è legittimo avere dei dubbi.

Massimiliano Torneo