CALTANISSETTA – “Grazie alla sinergia tra le sentinelle del territorio e le associazioni virtuose a tutela delle donne, sono riuscita a portare entrambi in una struttura protetta” .
Questo quanto affermato dall’onorevole Cinzia Leone, che dal 2019 al 2022 è stata vice presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
Quest’ultima è intervenuta nella vicenda della donna maltrattata di Caltanissetta e del figlio piccolo di otto anni, ieri ricoverati finalmente in una casa protetta.
Donna e figlio in casa protetta
“Ciò che mi lascia sgomenta – aggiunge la parlamentare – è che, come troppo spesso accade il pm di Caltanissetta in questione, una donna, ha mostrato totale mancanza di empatia, mettendo in dubbio la testimonianza della vittima nonostante le evidenti violenze subite. È inaccettabile che proprio chi dovrebbe garantire giustizia finisca per perpetuare un sistema che ostacola la protezione delle donne e dei minori“.
Le parole dell’onorevole Cinzia Leone
“Questo è un chiaro esempio di violenza istituzionale, che non possiamo più tollerare. Questa vicenda – prosegue Leone – dimostra quanto sia necessario abbandonare la logica dell’emergenza per adottare un approccio strutturato e preventivo. La violenza di genere è una questione culturale e sistemica, e solo con strumenti adeguati si può davvero contrastare. Serve formazione, una corretta informazione libera dal sensazionalismo e dalla banalizzazione, e soprattutto una rete capillare sul territorio. Le associazioni sono, anch’esse come la scuola, sentinelle fondamentali nella lotta alla cultura maschilista e patriarcale che alimenta la violenza di genere“.
Eliminare violenza diretta e istituzionale
“Grazie alla collaborazione tra un’informazione indipendente e la rete di conoscenze locali, come la presidente dell’associazione Aurea Caritate, Anthea Di Benedetto, siamo riusciti a ottenere un risultato concreto. Questa è la prova che, quando si ha volontà e metodo, si possono salvare vite e cambiare il sistema. La politica – conclude Cinzia Leone – ha il dovere di strutturare un modello efficace per eliminare non solo la violenza diretta sulle donne, ma anche quella istituzionale che troppo spesso le lascia“.