La disabilità non è un limite, l’appello di una mamma catanese e la triste realtà di molte scuole

La disabilità non è un limite, l’appello di una mamma catanese e la triste realtà di molte scuole

CATANIA – La disabilità non deve essere mai considerata un limite. Quel che occorre è imparare a trasformare la qualità della vita dei bambini e ragazzi con esigenze speciali, supportandoli nella crescita che – a tratti – può risultare anche difficoltosa.

Ma non devono essere etichettati come diversi. La parola chiave è “inclusione“.

L’appello di una mamma catanese

Da questo assunto parte l’appello di una mamma catanese che chiede maggiore tutela per il proprio figlio a partire dalle scuole, un approccio consapevole che sia di vero aiuto e supporto.

Ecco il contenuto integrale della lettera inviata alla nostra redazione:

Salve sono mamma di un adolescente di 15 anni con disturbo ADHD DOP (Disturbo del comportamento oppositivo provocatorio) chiedo che vengano controllate le scuole perché non rispecchiano quello che noi genitori ci aspettiamo.

La scuola dovrebbe essere vista come inclusione. Ma non è cosi e io sono stanca di dover vedere ogni giorno mio figlio deluso, nervoso e stanco anche per via dell’operato di alcuni docenti.

Non mi riferisco all’organico dei componenti del sostegno perché quelli sono il top, ma a tutti quei docenti che, in realtà, hanno abbassato l’autostima dei ragazzi più fragili.

Per loro la scuola dovrebbe essere fatta di tutti alunni perfetti. Uno come mio figlio, per esempio, non rispecchia l’ideale di studente modello e viene parecchio escluso dalle attività scolastiche.

Credo e spero si faccia qualcosa, soprattutto dei controlli ben mirati perché questa situazione sta diventando insostenibile.

Con il cuore vi chiedo di pubblicare questa mia lettera per scuotere le coscienze e trovare, insieme e in tempi celeri, una soluzione. Grazie infinite“.