Parità salariale uomo-donna, approvato ddl in commissione Ars

Parità salariale uomo-donna, approvato ddl in commissione Ars

SICILIA – La Sicilia prova a sostenere con una legge la parità salariale uomo-donna.

La commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale questa mattina ha approvato un disegno di legge, firmato dai parlamentari del M5s, che contiene una serie di incentivi per le aziende che assumono donne con retribuzioni equiparate a quelle degli uomini.

Spesa di un milione e mezzo per il triennio

Il testo sarà trasmesso alla commissione Bilancio. Per finanziare gli incentivi è prevista una spesa di un milione e mezzo per il triennio, sostenibile anche con fondi strutturali.

Sarà creata una white list delle imprese virtuose che potranno partecipare a bandi ad hoc emessi per sostenere il lavoro femminile.

Cosa è previsto

Previsto un taglio del 50% dell’Irap per tre anni alle aziende che praticano la parità salariale, mentre la Regione potrà rilasciare “una certificazione di pari opportunità di lavoro in ordine alla parità retributiva tra i sessi e alla promozione delle pari opportunità di lavoro“.

Qualora non attuabili perché configurabili come aiuti di Stato, le misurein conformità ai regolamenti comunitari di esenzione o in regime de minimis” saranno notificate ai sensi degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Le parole della deputata M5s Jose Marano

È stato appena approvato in Commissione Affari Istituzionali dell’Ars il mio ddl sull’eliminazione del divario retributivo di genere. Una proposta di legge che porto avanti dalla scorsa legislatura e che adesso verrà messa in discussione in commissione Bilancio per poi arrivare in aula al vaglio del Parlamento siciliano.

Ringrazio il presidente della Prima Commissione Ignazio Abbate per aver dato priorità a questo tema ed essersi impegnato per portarlo alla sua approvazione. Ringrazio tutti i deputati dell’Ars che hanno contribuito con i loro emendamenti ad arricchire il testo e i rappresentanti di associazioni, categorie, rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alle audizioni avanzando anche loro le loro proposte.

Quello di oggi è un passo avanti verso la parità tra uomini e donne nella vita lavorativa con il sostegno della Regione Siciliana alle imprese siciliane nella promozione di iniziative volte alla parità retributiva.

In Italia e in particolare in Sicilia, ancora oggi le donne, sul lavoro, devono ancora fare i conti con sfide, disparità e minacce: abusi e molestie, stipendi più bassi, minori opportunità di lavoro e di carriera. A livello economico, l’indicatore relativo al divario retributivo globale tra donne e uomini registra un divario di genere pari a circa il 40% nell’Unione Europea.

Il divario retributivo è il risultato di una vasta gamma di squilibri di genere presenti sul mercato del lavoro che vedono la donna ancora discriminata. Basti pensare che in Italia l’occupazione femminile è ferma al 49% mentre quella maschile si attesta al 68%, collocando l’Italia in penultima posizione tra i paesi dell’UE, con 10 punti di differenza rispetto alla media europea. Spero che presto arrivi in aula per poter dare un prezioso contributo verso un cambiamento di paradigma.

Serve un cambiamento culturale per una concezione di impresa differente che riesca a coniugare gli aspetti lavorativi e quelli familiari, affinché il progresso economico non resti appannaggio di pochi ma venga condiviso con i diversi attori protagonisti della società”.

Fonte foto: Ansa.it