Chi era Chiara Adorno
Originaria di Bolzano ma fino a poco tempo fa residente a Solarino (Siracusa), si era diplomata da poco al Liceo Scientifico Corbino di Siracusa. Dopo la fine della scuola, si era trasferita a Catania per intraprendere il suo percorso universitario.
La giovane lascia i genitori, una sorella maggiore e il fidanzato, che si trovava con lei al momento della tragedia.
Il padre è un ex dipendente del Libero consorzio comunale di Siracusa, oggi in forze agli uffici dell’area marina protetta del Plemmirio, invece la madre è un’insegnante di scuola media. Nati a Solarino, i due coniugi avevano vissuto per diversi anni a Bolzano per motivi di lavoro. Proprio lì infatti era nata Chiara, che però da circa dieci anni era tornata in Sicilia insieme alla famiglia. È ricordata, oltre che per il suo impegno nello studio, per le sue passioni, come quelle per la danza e per gli animali.
Aperta un’inchiesta per scoprire la verità
Da ieri sera troppe domande si affollano nella testa di chi vorrebbe una risposta, ma non riesce a trovarla. Per questo motivo la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla natura dell’incidente.
Secondo la ricostruzione a cui si è giunti finora, pare che la giovane stesse attraversando la strada insieme al fidanzato, sulle strisce pedonali di viale Andrea Doria, quando a un certo punto il conducente di uno scooter l’ha investita. Poco dopo sarebbe sopraggiunta una Fiat Punto, il cui guidatore non si sarebbe accorto della giovane, rimasta a terra dopo il primo impatto. Potrebbe essere – secondo le prime ipotesi – che l’automobilista stesse percorrendo la Circonvallazione a velocità sostenuta e che questo gli avrebbe impedito di fermarsi in tempo. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, per la ragazza – investita due volte nel giro di pochi minuti – non c’è stato niente da fare.
Il ragazzo che era con lei, il suo fidanzato – originario di Solarino – è stato ricoverato in stato di shock. Le ferite riportate non si sono rivelate gravi quindi è stato dimesso ieri sera.
Il cordoglio del rettore
È intervenuto per mostrare vicinanza ai parenti della vittima anche il rettore dell’Università, Francesco Priolo: “Siamo ancora increduli e sconvolti per questa nuova giovane vita spezzata, ci stringiamo ai suoi familiari, manifestando loro le condoglianze dell’intero ateneo. Ci auguriamo che possa essere fatta presto piena luce sull’incidente che è costata la vita alla nostra studentessa, troncando così impietosamente i sogni, le speranze, le aspirazioni che Chiara aveva scelto di realizzare nella nostra Università, come suggello di una brillante carriera scolastica, e al tempo stesso speriamo che possano presto migliorare le condizioni dell’altro giovane rimasto coinvolto nell’incidente“.
“Mandi tua figlia all’Università e te la restituiscono in una bara“
Il sindaco di Solarino, Giuseppe Germano, ha espresso così il suo dolore per l’accaduto: “Un’altra tragica notizia per la perdita di una giovane sanpalisi. Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere. Chiara era una bambina, conosco la sua famiglia, sono persone meravigliose. È impossibile da accettare: mandi tua figlia all’università e te la restituiscono in una bara. Non istituiremo per scelta il lutto cittadino, per evitare che la vicenda venga strumentalizzata“, conclude il primo cittadino.
Il dolore e l’indignazione per la morte di Chiara
Tra il dolore per la perdita di Chiara e l’indignazione per la natura della tragedia aumentano i commenti di disappunto su Facebook. A scrivere sono anche coetanei della vittima, che sottolineano la gravità dell’accaduto e il rischio che molti studenti della Cittadella Universitaria corrono ogni giorno.
“Tutti noi universitari – racconta Mario Pitari – soprattutto quelli che studiamo alla Cittadella, percorriamo la Circonvallazione e ogni giorno ci esponiamo al traffico e alla scelleratezza di chi guida con noncuranza. Ieri sera non è morta soltanto una studentessa della facoltà di Scienze biologiche, che risponde al nome di Chiara Adorno“, scrive. “Ieri si è consumata una tragedia che nell’animo di noi studenti suscita un solo pensiero: poteva capitare a me e ciò non vieta che un domani potrà capitarmi“.
Valentina Balsamo si aggiunge all’ondata di proteste e indignazione: “Questa città non è a misura di giovani. È una città pericolosa in ogni senso. Una vergogna totale. Condoglianze a quei poveri genitori! Mi dispiace tantissimo! Non ci sono parole! E una rabbia devastante“.
Dello stesso parere anche Giusy Guglielmino: “A vedere quel corpo nell’asfalto fa tanta rabbia, una madre, una famiglia dovrà vivere sempre nel dolore per colpa di questi individui. Tanto due giorni di galera e sono fuori e sua madre soffrirà per tutta la vita“.
Si unisce ai messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia della ragazza anche Matteo Salvini. Il vicepremier ha scritto: “Non si può morire così. Una preghiera per Chiara e un forte abbraccio alla sua famiglia. Con l’impegno a ridurre i troppi morti e incidenti sulle strade italiane con il nuovo Codice della Strada“.