Originalità e sentimento “a tempo con il battito del cuore” di Ilenia Rigliaco. Così inizia l’anno scolastico all’I.C. “F. De Roberto” di Catania

Originalità e sentimento “a tempo con il battito del cuore” di Ilenia Rigliaco. Così inizia l’anno scolastico all’I.C. “F. De Roberto” di Catania

CATANIA –È un caldissimo pomeriggio di settembre come solo il cambiamento climatico ci può regalare, del resto sono le 15,30 e questo senza dubbio contribuisce. Posteggio in via Confalonieri e per un momento penso che la mia Dirigente, Cinzia Giuffrida, mi ha giocato un brutto tiro.

Eppure nonostante il caldo e la canicola subito il mio orecchio viene catturato da un ritmo, una gradevole successione di battiti. Seguo quel suono e mi ritrovo esattamente dove devo essere: la palestra della scuola. Dentro ci sono una trentina di docenti dell’I.C. ‘F. De Roberto’, di ogni ordine e grado, guidati da un bravo formatore e musicoterapista Alfonso Oscar Pappalardo (pianista, docente di ruolo su cattedra di sostegno/musica, docente di didattica e pedagogia speciale, ha condotto il corso di formazione ‘Arte e musica come risposte educativo didattiche ai comportamenti problematici’).

Da subito la mia presenza viene rilevata e questo sicuramente è un punto a favore del formatore che è riuscito a creare un gruppo in pochi incontri. La mia incursione fotografa un momento preciso della lezione in cui gli allievi-docenti (una delle categorie più pericolose al mondo) è invitata a seguire fisicamente un ritmo proposto e a modificare la direzione della camminata al variare della tonalità. Solo questo momento è una metafora dell’insegnamento: ascolto, variazione e adattamento.

Molte altre le attività proposte tutte all’insegna dell’arte, del gioco e del ritmo e poco dopo il mio ingresso in quella palestra anch’io vengo coinvolta, perché è inevitabile lasciarsi contagiare dall’entusiasmo. In questo caso, i docenti stanno sperimentando attivamente l’apprendimento attraverso il gioco e il ritmo, il che può diventare, e per molti già lo è, un modo per rendere le lezioni più coinvolgenti e divertenti per gli studenti.

Alla luce di quanto vissuto le parole delle Preside trovano una vivida corrispondenza: ‘Questo laboratorio è un’occasione unica per apprendere nuove efficaci metodologie e soprattutto per fare ed essere comunità‘.

E se ‘per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio‘, come recita un proverbio africano, la scuola è un luogo privilegiato per favorire l’incontro. La grande affluenza al corso è un’evidente indizio della voglia degli insegnanti di mettersi in gioco nella didattica quotidiana coinvolgendo ogni aspetto dell’apprendimento. Sempre più per tutti noi operatori della scuola è chiaro che l’avanzata del digitale si debba affiancare ad attività che coinvolgano i sensi, il corpo, il cuore, la comunicazione“.

L’apprendimento non dovrebbe essere limitato alla trasmissione di conoscenze, ma dovrebbe anche coinvolgere l’esperienza sensoriale, l’attività fisica e la dimensione emotiva.

La musicoterapia e l’educazione ludica possono entrambe promuovere questo tipo di coinvolgimento completo, incoraggiando gli studenti a connettersi con il materiale di apprendimento a un livello più profondo.

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