PALERMO – Potrebbe slittare di qualche giorno il ritorno di Ruggero Razza, ex assessore indagato alla Sanità del Governo Musumeci. La motivazione ufficiale del presidente della Regione Siciliana sarebbe quella di volersi concentrare sull’incontro di venerdì al Quirinale col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Quella ufficiosa, farebbe riferimento alle aspre critiche dell’opposizione e, soprattutto, le reazioni degli alleati, da cui teme condizioni troppo alte per firmare la rinomina, tra cui la rinuncia a ricandidarsi a Palazzo d’Orleans.
Dal presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, all’autocandidato sindaco di Messina Cateno De Luca, agli altri assessori regionali: sono tanti i possibili nemici interni sulla strada del secondo mandato.
L’inchiesta, per quanto decapitata, è formalmente ancora in corso e la partita su Razza è diventata terreno di scontro. Si attendono gli ulteriori sviluppi di quella che sembra essere una storia senza fine.
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