PALERMO – La tragedia della piccola Antonella Sicomero, vittima di una presunta sfida estrema su TikTok, ha sconvolto la sua città, Palermo, e la Sicilia intera. Ha posto tanti dubbi e aperto riflessioni sull’importanza di controllare l’attività dei minori sui social, così come sulla privacy.
A tutela degli interessi dei più piccoli, si rivela sempre più necessario limitare l’accesso a certe applicazioni e a determinati siti potenzialmente dannosi. Ne è convinto anche l’assessore Gaetano Armao, che ha recentemente scritto all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per chiedere di applicare urgentemente la direttiva Smav anche per le piattaforme di video-sharing, per garantire gli stessi strumenti di tutela disponibili per i contenuti audiovisivi anche ai nuovi media, più utilizzati dai piccoli e quindi potenzialmente più pericolosi..
Una richiesta per evitare che casi come quello avvenuto pochi giorni fa nel capoluogo regionale si ripetano. Secondo Armao, l’episodio di Antonella “solleva prepotentemente il tema del tempestivo adeguamento di questo tipo di piattaforme di video-sharing agli obblighi previsti dalla nuova direttiva sui Servizi di media audiovisivi“.
La nuova direttiva europea non è ancora stata recepita nell’ordinamento italiano, ma Armao auspica che la sua applicazione sia immediata, così da evitare a bambini e adolescenti di accedere a contenuti che istighino alla violenza contro se stessi o altri.
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