MESSINA – La Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone, quattro medici e un cittadino privato, in relazione al focolaio di Coronavirus nella casa di riposo “Come d’incanto“, che nei primi mesi della pandemia ha portato al decesso di diversi anziani tra gli ospiti della struttura.
L’ipotesi di reato sarebbe di morte in conseguenza di altro reato.
Secondo l’accusa, infatti, gli indagati non avrebbero messo tempestivamente in campo tutte le disposizioni anti-Covid per evitare la diffusione rapida del contagio e non avrebbero consentito un’adeguata quanto rapida assistenza sanitaria. Si parla anche di polemiche per presunti ritardi nell’intervento dell’Asp.
Richiesto l’incidente probatorio per accertare la verità su quanto accaduto all’interno della struttura nel periodo interessato.
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