Morte Valentina Milluzzo al Cannizzaro di Catania, i genitori: “Un aborto l’avrebbe salvata”

Morte Valentina Milluzzo al Cannizzaro di Catania, i genitori: “Un aborto l’avrebbe salvata”

CATANIA – Continua la vicenda giudiziaria che vede coinvolti i genitori di Valentina Milluzzo, contro i medici dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Secondo i genitori di Valentina, se i medici avessero effettuato un aborto, la figlia sarebbe sopravvissuta. Questo è quanto avrebbero sostenuto nel corso della terza udienza del processo che vede coinvolti 7 medici dell’ospedale catanese.

Sempre secondo i parenti della povera donna, l’operazione che avrebbe portato al termine prematuro la gestazione, non sarebbe stata effettuata perché i medici del reparto sarebbero stati tutti obiettori.

Il primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia, Paolo Scollo, ha controbattuto affermando che l’obiezione di coscienza non significa niente. Infatti, stando alle parole del professore, la struttura sanitaria garantisce comunque il servizio di interruzione di gravidanza, chiamando un collega esterno e per questo tipo di interventi non esistono liste d’attesa.

Seconda la difesa dei medici imputati per omicidio colposo, Valentina Milluzzo sarebbe deceduta a causa di una sepsi che l’avrebbe consumata in breve tempo.

La donna è morta il 16 ottobre del 2016 al Cannizzaro di Catania, mentre aspettava due gemelli, frutto di una fecondazione assistita.

Immagine di repertorio