Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Paternò: alimentare il benessere con la conoscenza

Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Paternò: alimentare il benessere con la conoscenza

PATERNÒ – Che il Made in Italy non sia soltanto moda e stoffe ma, soprattutto, cibo gustoso e salutare, questo è risaputo. Una varietà di sapori che è anche una diversità geografica, culturale, storica. Ma quanto ne sanno i nostri ragazzi? E, soprattutto, sanno che il buon cibo, prodotto con la sapienza dei nonni, è anche green, ecologicamente sostenibile?

Ci provano a spiegarglielo al Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Paternò, con un Pon FSE 33040- Agenda 2030, voluto dal Dirigente, il preside Donato Biuso, e coordinato dalla prof. Anna Loiacono.

In partenza i primi due moduli: “Alimentare il benessere” e “App del benessere locale”. Obbiettivo del progetto è far maturare nei ragazzi esperienze di Cittadinanza attiva legata al territorio da valorizzare, salvaguardare e riscoprire. “Lavoro dignitoso e crescita economica – ci dice una grintosa Anna Loiacono, docente di letteratura italiana, e molto attiva in percorsi di responsabilizzazione civica – per superare gli orizzonti della mentalità imprenditoriale presente nel nostro territorio legata a una concezione troppo individualistica del profitto economico. E non solo, ma anche per far conoscere e sperimentare, in contrapposizione a questa mentalità, le nuove concezioni economiche delle ‘imprese solidali'”.

Non è il solo obiettivo, giusto? “No, certo – continua la Loiacono -. Vogliamo sviluppare nei ragazzi anche le competenze trasversali del lavorare in gruppo, come ad esempio la capacità di organizzare il proprio lavoro in maniera attiva, sapendo individuare priorità e traguardi, strategie di azione, tempi di realizzazione; la capacità di adattarsi a situazioni e contesti eterogenei con flessibilità; la capacità di collaborare, di lavorare in gruppo, di dialogare, rispettando mentalità e punti di vista differenti”.

L’alimentazione non è messa lì per caso. Paternò, che di agricoltura ha vissuto, non può dimenticare le proprie radici contadine. Che tanto benessere – va detto – hanno portato, dalla Piana alla città. “Sì, certo, c’è un modulo specifico. Ma vogliamo anche che i ragazzi capiscano che da come produciamo dipende anche il territorio che abbiamo. Per intenderci, il modulo ‘Alimentare il benessere’ vuole stimolare nei ragazzi una riflessione sul cibo e sugli impatti che il nostro sistema economico, con particolare riguardo al sistema agroalimentare, genera a livello socio-ambientale, su scala locale e globale. Partendo dai valori nutrizionali degli alimenti, vorremmo stimolare i giovani verso un consumo consapevole di prodotti sani, genuini, locali, con un’attenzione particolare verso la conoscenza di quegli alimenti storicamente caratterizzanti del nostro territorio, come le rane, il lupino, i grani antichi, oggi quasi scomparsi”.

Il percorso prevede una pubblicazione contenente gli esiti delle ricerche sui dati, nonché narrazioni anche audiovisive sulla memoria, il lavoro e il culto, che raccontano il ciclo dei prodotti locali e la loro lavorazione, con una panoramica sugli aspetti botanici, storici, culturali e ambientali, supportate da grafiche esplicative.

Il modulo “App del benessere locale”, invece, si prefigge lo scopo di promuovere una cultura della salute, come consapevolezza delle proprie scelte, anche quelle del tempo libero, per far sì che salute e benessere diventino veri e propri stili di vita.

Chiediamo, ancora, alla Loiacono cosa siano queste “mappe” di cui si parla. “Gli alunni costruiranno mappe locali di benessere attraverso il nostro territorio, cioè saranno impegnati nella raccolta, ricerca e scoperta di luoghi che possano diventare potenziali portatori di benessere. Devono costruire una mappa di tutti i luoghi nei quali si può fare attività fisica, e nella quale dovranno essere evidenziati tutti gli aspetti logistici per il raggiungimento di tali luoghi e il tipo di attività fisica praticabile”.

Dunque, gli alunni monitoreranno e realizzeranno una mappa conoscitiva di tutte le aziende agroalimentari che si affacciano lungo il fiume Simeto, tracciando una mappa di “trekking ambientale”, per la scoperta delle attività sportive legate al fiume, ma mostrando anche la biodiversità e la tipicità dei prodotti agroalimentari simetini.

Linguaggio informatico e strumentazione adatta saranno il tocco tipico di un liceo scientifico che vuole impreziosire la tradizione con l’innovazione scientifica.