AGRIGENTO – Un tesoretto da 32mila euro. È questa la stima del primo mese dall’entrata in vigore della tassa di soggiorno nella città agrigentina, tanto voluta e difesa dall’amministrazione comunale.
Proprio il primo cittadino, Lillo Firetto, ha reso noti i dati del primo mese e ha sottolineato come siano previste delle dure sanzioni nei confronti delle strutture alberghiere abusive che sono presenti in città.
La tassa di soggiorno turistica è, infatti, entrata in vigore lo scorso 15 luglio ed è stata suddivisa in tre fasce differenti.
La prima fascia, dove si paga un euro, è diretta agli alberghi a una o due stelle, agriturismi e residence. La seconda fascia, dove invece si pagano due euro, è destinata ai B&B, alberghi e residence a tre stelle. La terza ed ultima fascia, dove si pagano tre euro, è invece riservata per tutte le strutture alberghiere a 4 o 5 stelle.
