PALERMO – Alla vigilia della campagna agrumicola arriva l’approvazione definitiva da parte del Parlamento dell’articolo 17 della legge comunitaria con la quantità minima di succo nelle bibite a base d’arancia che passa finalmente dal 12 al 20 per cento e su cui la Coldiretti negli ultimi tempi ha condotto numerose battaglie.
“Esprimiamo apprezzamento – commenta il presidente regionale, Alessandro Chiarelli – perché è una nostra vittoria: la vittoria di chi vuole che i consumatori mangino e bevano bene. L’alimentazione sana è alla base della salute e fondamento della riattivazione economica dell’agricoltura. La trasparenza approvata con quest’articolo – prosegue – riguarda anche l’obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi per evitare frodi ed inganni. Un’altra azione questa su cui abbiamo fortemente agito per porre un argine a quanto il comparto olivicolo siciliano subisce. La legge – sottolinea ancora Alessandro Chiarelli – prevede anche sanzioni per chi non userà oliere con tappo antirabbocco che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto”.
“È stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance che pretendeva di continuare a vendere acqua come fosse succo – aggiunge il direttore di Coldiretti Sicilia, Giuseppe Campione -. Adesso oltre duecento milioni di chili di arance all’anno in più saranno “bevuti” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate. Ma lo ricordiamo sempre: piuttosto che bere bibite gassate bisogna consumare spremute d’arancia ad un prezzo congruo“.