Palermo: nuovo sciopero dei forestali, assediata la Presidenza della Regione

Palermo: nuovo sciopero dei forestali, assediata la Presidenza della Regione

PALERMO – Ancora una volta i forestali scendono in piazza: buona parte dei dipendenti pubblici infatti sono stati sospesi a causa della mancanza di fondi che interessa le casse regionali.

Il provvedimento è diventato esecutivo alcune settimane fa ed ha interessato circa 24 mila forestali in tutta la regione di cui 8 mila solo a Palermo. Stamattina quindi Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e ovviamente i dipendenti statali interessati dal provvedimento, si sono riuniti davanti alla Presidenza della Regione, oltre alla protesta tra l’altro alcuni sindacati hanno dato via anche ad uno sciopero; spiega infatti Tonino Russo, segretario  della Flai CGIL: “Ormai è scattata la sospensione per tutti, per quelli dell’antincendio, per chi fa 78 giornate, per 101unisti e 151unisti“.

Gli scioperanti resteranno sul posto, davanti alla Presidenza della Regione, sino alla conclusione della riunione di giunta, assemblea già fissata per le ore pomeridiane della giornata. Per fronteggiare le difficoltà in cui per il momento versano i forestali, l’assessore all’agricoltura Antonello Cracolici ha già previsto di chiedere lo stanziamento di 88 milioni da destinare proprio ai forestali; i fondi dovrebbero, in caso di approvazione, arrivare dall’applicazione anticipata della delibera CIPE siglata lo scorso 6 novembre.

I sindacalisti intanto non accennano a deporre l’ascia di guerra: “Oggi, per lo sciopero regionale proclamato dai sindacati, ci sono iniziative nei comuni, c’e’ fibrillazione ovunque, si parla di occupazioni che stanno scattando in vari paesi“. A Palermo oggi, oltre ai forestali residenti e operanti nel capoluogo, si sono riuniti dei colleghi provenienti da altre province siciliane già interessate dai tagli in questione (questi hanno raggiunto la città grazie a pullman organizzati: ne sarebbero partiti 13 da Catania, 8 da Siracusa, 10 da Ragusa e 4 da Enna).

I sindacati  inoltre mirano con queste proteste ad ottenere un incontro con Rosario Crocetta e Antonello Cracolici: “Quello che chiediamo al governo è l’anticipo di una parte degli 88 milioni della delibera Cipe che servono per immettere al lavoro tutti. Oltre a questo chiediamo che il governo trovi una soluzione per il 2016, di riordino del comparto e delle funzioni, in un territorio fortemente danneggiato dal dissesto idrogeologico di questi anni“. La richiesta sembra in parte avere buone possibilità di approvazione (soprattutto l’anticipazione della delibera del 6 novembre), bisogna comunque attendere qualche ora per avere notizie più precise in merito.