Uccise lo zio ma non fu legittima difesa: nipote finisce in carcere

Uccise lo zio ma non fu legittima difesa: nipote finisce in carcere

CATANIA – I carabinieri della compagnia di Palagonia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne indagato per l’omicidio dello zio, di 43 anni, commesso il 20 ottobre scorso.

Il giovane era agli arresti domiciliari, ma il gip di Caltagirone, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’aggravamento della misura.

Il delitto è avvenuto a Palagonia all’interno di un rustico di contrada Vanghella dove, al culmine di una lite, il nipote ucciso lo zia con due colpi di pistola che hanno raggiunto la vittima al torace.

Durante l’interrogatorio di garanzia l’indagato aveva sostenuto la tesi della legittima difesa, affermando di essersi avventato contro lo zio nel tentativo di disarmarlo e che, durante questa fase concitata, erano partiti i colpi dall’arma.

Dalle indagini dei carabinieri, ha sostenuto invece la Procura che, “in una fase del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato su questi nuovi punti“, sarebbe “emersa la piena disponibilità dell’arma, peraltro oggetto di furto, all’indagato e la premeditazione nel delitto“, e “una dinamica dei fatti differente da quella sostenuta“.