Ennesime violenze, minacce e abusi su donne: fermati due mostri nel Trapanese

Ennesime violenze, minacce e abusi su donne: fermati due mostri nel Trapanese

TRAPANI – La violenza e gli abusi sulle donne sono purtroppo una piaga della nostra società e in questo periodo più che mai, dopo la terribile morte della giovane Vanessa Zappalà, lo sconcerto generale è molto. Come ben sappiamo sono fondamentali le azioni di prevenzione da parte dello Stato per evitare che nuove tragedie distruggano famiglie e intere comunità. In provincia di Trapani, gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti negli scorsi giorni per ben due volte per fermare dei soprusi da parte di due uomini.

Nel pomeriggio di sabato 21 agosto, il personale del commissariato di pubblica sicurezza di Castellammare del Golfo (Trapani), in esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, ha arrestato un uomo di 45 anni, di nazionalità rumena, resosi reiteratamente responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della convivente.

La coppia, da anni residente in Castellammare del Golfo, già in passato era stata oggetto di attenzione da parte degli organi investigativi, per un episodio di maltrattamenti posto in essere dall’indagato nei confronti della giovane convivente che dopo aver denunciato i fatti, risalenti al 2012, decideva di rimettere la querela.

Tuttavia, il trascorrere degli anni e l’arrivo di 2 figli, non hanno affatto migliorato il rapporto di convivenza tra i due, anzi, le continue vessazioni, minacce e aggressioni fisiche patite dalla vittima, l’hanno reso insostenibile, al punto da indurre la donna a denunciare gli episodi di violenza domestica patita per porre fine a un vero e proprio calvario.

La conseguente attività investigativa ha consentito di trovare puntuale riscontro a quanto affermato dalla denunciante, in primis, per quanto attiene l’intervento delle forze dell’ordine, che negli ultimi tempi erano chiamate ad intervenire sempre più di frequente nell’abitazione degli ex conviventi, a causa di liti e incomprensioni, nonché nelle dichiarazioni rese da alcuni testimoni e nell’acquisizione di un referto medico attestante il ricorso alle cure ospedaliere, cui è stata costretta la vittima.

Il recente allontanamento della donna dall’abitazione coniugale, non faceva altro che acuire l’atteggiamento vessatorio e intimidatorio del convivente, che oltre a pedinare la vittima, tartassandola di messaggi e telefonate, costringendola, di fatto, a vivere nella condizione di un ostaggio, la minacciava di morte.

Da anni maltrattava e perseguitava la compagna, l’uomo arrestato nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia di Stato a Trapani, mentre era in procinto di dare fuoco all’abitazione della donnaL’uomo, un 46enne con precedenti di polizia, sistematicamente minacciava la sua compagna, chiedendole inoltre somme di denaro e costringendola a lasciarlo coabitare all’interno della sua casa. 

Dopo anni di vessazioni, nei mesi scorsi, la vittima si era decisa ad allontanarlo ma l’indagato aveva iniziato a tormentarla sia presentandosi nuovamente sotto l’abitazione, sia molestandola insistentemente con il telefono, formulando nuove insistenti richieste di denaro.

L’epilogo della vicenda lo scorso giovedì, quando l’uomo si è presentato sotto casa con una tanica di benzina per dar fuoco all’appartamentoTempestivo l’intervento degli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile della questura di Trapani, che lo hanno bloccato, recuperando il liquido infiammabile

Per l’uomo sono scattate così le manette con l’accusa di atti persecutori ed è finito in carcere.   

Immagine di repertorio