Controlli straordinari nel trapanese, diversi i reati di truffa ed evasione: due arresti

Controlli straordinari nel trapanese, diversi i reati di truffa ed evasione: due arresti

MAZARA DEL VALLO – La compagnia di Mazara del Vallo, nelle sue articolazioni territoriali costituite dalle stazioni e dagli equipaggi dell’aliquota radiomobile, ha svolto nel fine settimana scorso, un servizio coordinato durante il quale sono stati intensificati i servizi di controllo del territorio.

Sono stati arrestati Pierangela Sanfilippo, mazarese 30 enne e Giampiero Laudicina, 22 enne anch’egli mazarese. I due giovani, entrambi sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, nella serata di domenica si erano allontanati arbitrariamente dal loro domicilio, violando così le prescrizioni imposte dal giudice.

Gli uomini dell’Arma si sono da subito adoperati nelle ricerche che si sono protratte per diverse ore, concludendosi con esito positivo, con il ritrovamento e l’arresto dei due evasi sorpresi a piedi per le vie del paese. Data la palese violazione, sono stati arrestati per il reato di evasione, in attesa del giudizio per direttissima che si celebrerà nella giornata odierna al Tribunale di Marsala.

Pierangela Sanfilippo, 30 enne

Nello stesso servizio coordinato, protrattosi per tutto il fine settimana sui territori di Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, i militari dell’Arma hanno effettuato numerosi controlli a esercizi commerciali. Nello specifico, i carabinieri hanno riscontrato che in numerosi locali venivano trasmessi vari eventi calcistici di Serie A utilizzando illegalmente un contratto di abbonamento Sky o Mediaset Premium per uso esclusivamente privato o familiare. Tra i denunciati alcuni non avevano neanche un abbonamento.

Il fenomeno del “card sharing” consiste nella ricezione del segnale dell’evento tramite i cosiddetti “dreambox” ossia un normale decoder, opportunamente codificato e collegato in rete che aggancia, tramite un indirizzo IP, un server che lancia il segnale in modo altrettanto fraudolento.

Per le 18 persone che hanno violato le norme sui diritti d’autore è scattata la denuncia per truffa.