Sanremo 2018, Standing ovation per Super Pippo il signore dell’Ariston

Sanremo 2018, Standing ovation per Super Pippo il signore dell’Ariston

I dati auditel della prima serata del 68° Festival di Sanremo superano gli ottimi risultati della scorsa edizione di Carlo Conti ottenendo il 52% di share, merito anche dello show di Fiorello, aiutano Claudio Baglioni a sciogliersi, a concedere battute divertenti e lasciarsi andare in siparietti esilaranti con i suoi compagni d’avventura Michelle Hunziker e Pier Francesco Favino sempre più bravi e disinvolti.

Sul palco dell’Ariston salgono le prime quattro nuove proposte che vede sul podio della classifica, per ora provvisoria, votata dalla giuria demoscopica, la ventunenne di Sant’Agata di Militello Alice Caioli con “Specchi rotti”, inseguita da “Il congiuntivo” di Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri con “Come stai” e all’ultimo posto si classifica con il malcontento della sala stampa Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene”.

Si esibiscono anche dieci dei venti big in gara e scoppia il caso Meta-Moro che sono stati eliminati poiché la canzone “Non mi avete fatto niente” è simile per melodia e testo al brano scritto sempre da Andrea Febo e presentata e scartata a Sanremo giovani di tre anni fa. Un brano oggi rivisitato e scritto insieme a Fabrizio Moro ed Ermal Meta con Febo che va al di là del plagio, in quanto l’autore è sempre lo stesso (Andrea Febo), ma viola il requisito di brano inedito almeno per una parte della canzone. Il popolo dei social sostenitore di Meta e Moro si scatena contro la decisione.

La gara prosegue senza troppi scossoni con la classifica finale di questa seconda serata che vede il posizionamento per fasce dei dieci big in base al giudizio della sala stampa del valore del 30% su quella finale. Nella zona blu, la più alta ovvero il paradiso: Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico, Ron. Nella zona gialla, quella di mezzo denominata il purgatorio ci sono: Le Vibrazioni, Annalisa, Decibel. Infine in quella rossa l’inferno: Nina Zilli, Elio e Le Storie Tese, Red Canzian, Renzo Rubino.

Ma ad attrarre l’attenzione più delle canzoni è la presenza sul palco dell’Ariston di Super Pippo, padrone e signore indiscusso del Festival di Sanremo, che dopo ben tredici conduzioni e a distanza di cinquant’anni dal primo ritorna a casa osannato da lunghi applausi e una calorosa standing ovation. Acclamato dal pubblico in sala e sicuramente anche da quello a casa e dai commenti positivi dei social il Pippo nazionale visibilmente emozionato esclama: “Vi voglio bene, grazie, grazie, grazie a tutti” per poi leggere una delicatissima lettera a Sanremo in cui ricorda la sua carriera festivaliera, i numerosi ospiti stranieri come Sharon Stone, Madonna, Bruce Springsteen e i tanti “l’ho inventato io” da Laura Pausini ad Eros Ramazzotti oggi star internazionali.

Un momento che verrà ricordato nella storia della nostra televisione dove il presentatore più amato d’Italia in pieno e meritato delirio di onnipotenza televisiva prima di andare via osannato dal pubblico saluta tutti dicendo: “Ci vediamo l’anno prossimo” e nel frattempo il teatro scoppia per gli infiniti applausi.

Questa è la serata degli ospiti musicali di rilievo come Sting che prima di duettare con Shaggy sulle note di ‘Don’t make me wait’ omaggia Zucchero con “Muoio per te” in un italiano tutto sommato gradevole. Biagio Antonacci duetta con Baglioni nell’eterna e difficilissima “Mille giorni di te e di me” ammettendo la sua impossibilità nell’arrivare a raggiungere la vocalità del direttore/dittatore del festival.

Il Volo interpretano se stessi cantando “Nessun Dorma”, con un’esibizione non degna del loro successo planetario, e omaggiano Sergio Endrigo con una struggente “Canzone per te” lasciandosi andare, forse troppo, in un dialogo musicale con Baglioni e la sua magnifica “La vita è adesso”.

Roberto Vecchioni con il racconto della genesi di Samarcanda cantata in coppia con Baglioni e la splendida “Chiamami ancora amore” canzone vincitrice di Sanremo 2011 ricorda indossando un ranuncolo sulla giacca, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, che questa battaglia la devono fare gli uomini per combattere quelli sbagliati.

Grandi applausi per Pier Francesco Favino che fingendo di leggere Garcia Lorca si scatena sulle note di Despacito lanciandosi in un frenetico ballo con Michelle Hunziker. Ironico il momento in cui Claudio Baglioni suona al pianoforte “Questo piccolo grande amore” davanti a Franca Leosini la conduttrice di ‘Storie maledette’ di Rai3. I due si lasciano andare in un siparietto intelligente e divertente.

Ecco la pagella della seconda serata:

CLAUDIO BAGLIONI: Finalmente appare all’orizzonte il capitano coraggioso che stimolato dai risultati appare più rilassato e meno impacciato. VOTO: 8.

MICHELLE HUNZIKER: Look perfetto, brava e simpatica si sente perfettamente a suo agio nel ruolo di padrona di casa del festival. VOTO: 8

PIERFRANCESCO FAVINO: Sempre più bravo. Balla, canta e continua ad essere la vera sorpresa del festival VOTO: 9.5.

IL VOLO: Amati dal pubblico che gli regala applausi e standing ovation. Bravi come sempre ma non in formissima VOTO: 8

PIPPO BAUDO: Sanremo è Pippo Baudo e Pippo Baudo è Sanremo. Ricordi, storia e tanto amarcord per un padrone assoluto della scena osannato giustamente dal pubblico VOTO 10

BIAGIO ANTONACCI: Bravo ma non riesce a raggiungere gli acuti del collega Baglioni su una canzone decisamente difficile. VOTO: 7

STING: Riadatta Muoio per te di Zucchero cantandola in un italiano abbastanza comprensibile e piacevole VOTO: 8

SHAGGY: Insieme a Sting sul palco dell’Ariston arriva una carica di ormoni e di adrenalina pura VOTO: 9

FRANCA LEOSINI: Indaga con ironia sulla storia di Questo Piccolo Grande Amore con Baglioni. VOTO: 9

ROBERTO VECCHIONI: Tutti l’avremmo voluto come professore. Classe, stile e intelligenza in un solo uomo VOTO 9.

LORENZO BAGLIONI: Il congiuntivo: sarà il tormentone di questo Sanremo. Divertente ed intelligente VOTO: 8

GIULIA CASIERI: Come stai: ottima voce, il pezzo un po’ meno VOTO: 6

MIRKOEILCANE: Stiamo tutti bene: Pezzo intenso per tematica e per interpretazione. VOTO: 8

ALICE CAIOLI: Specchi rotti: Brano radiofonico piace alla giuria demoscopica e si aggiudica il primo posto in questa prima fase VOTO: 7

RON: Almeno pensami Brano che andrà sicuramente sul podio dei vincitori VOTO: 9

RED CANZIAN: Ognuno ha il suo racconto: Interpretazione perfetta per un brano che conquista riassaporando il lato rock dei Pooh VOTO 8

DIODATO e ROY PACI: Adesso: Non basta ascoltarla solo una volta molto piacevole VOTO 7

ORNELLA VANONI- BUNGARO- PACIFICO: Imparare ad amarsi: Classe e stile sul palco dell’Ariston VOTO 8

LE VIBRAZIONI: Così sbagliato: Rock puro e impegnato salgono giustamente di fascia rispetto alla votazione di ieri VOTO: 9

ANNALISA: Il mondo prima di te. Canzone gradevole VOTO: 7

DECIBEL: Lettera dal Duca: Ruggeri & Co. Un omaggio a David Bowie capito, forse, dalla sala stampa VOTO: 7

NINA ZILLI: Senza appartenere: Un brano che parla di coraggio femminile interpretato meglio rispetto all’esordio VOTO: 7

ELIO e LE STORIE TESE: Arrivedorci: Fantastici come sempre VOTO 7

RENZO RUBINO: Custodire: brano anni 70 che non spicca il volo VOTO 6-