TikTok: adolescenti a rischio di danni permanenti all’attenzione

TikTok: adolescenti a rischio di danni permanenti all’attenzione

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È detto “contenuto in forma breve” tutto il materiale video di lunghezza inferiore al minuto, popolarizzato con piattaforme quali TikTok e Vine, a partire dal 2013; tuttavia, non si tratta di un concetto nuovo, soprattutto nell’ambito del marketing. Introdotti per la prima volta nel 2009, i contenuti di forma breve sono stati applicati al Super Bowl come annunci pubblicitari della durata di pochi secondi.

 

Secondo uno studio di Forbes, le visualizzazioni su YouTube dei video sotto il minuto sarebbero aumentate di oltre 5 volte negli ultimi anni, mentre, secondo una ricerca condotta da Wired, il 50% degli utenti di TikTok trova stressanti i video sopra il minuto di lunghezza. Questo modo di guardare video sta diventando sempre più popolare, a discapito di una ridotta capacità di concentrazione e della visione del mondo di una sola prospettiva a noi fornita.

 

Nelle varie applicazioni che forniscono contenuto in forma breve, i video sono mostrati all’utente sotto forma di un unico feed infinito, gestito da un algoritmo che analizza dati, quali posizione, interazioni digitali (like, commenti, condivisioni) e, soprattutto, tasso di fidelizzazione. Tra le altre informazioni acquisite da TikTok, ci sono i dati copiati negli appunti e vari sospetti che l’app utilizzi il microfono e la telecamera, anche qualora l’utente non stia registrando un video; fascia di età e sesso associati al profilo sono derivati dall’analisi di questi dati. È stato proprio questo eccessivo tracciamento che ha portato al divieto di utilizzo di TikTok da parte di vari governi.

 

In uno studio del Wall Street Journal è stata evidenziata la pericolosità dell’algoritmo che propone i video all’utente; infatti, al fine di racimolare il maggior tasso di fidelizzazione, esso mostra situazioni che riaffermano le convinzioni dell’utente. Ad esempio, chi tende a guardare video sulla depressione viene portato dentro un circolo vizioso nella pagina dei “per te”, che si riempie automaticamente, per oltre il 90%, di questo genere di contenuti.

 

Basandosi sul fatto che di recente TikTok ha implementato la possibilità di aumentare la velocità dei video fino a 2 volte, è facile dire che la capacità media di attenzione stia diminuendo e, sebbene studi affermino che non ci sono danni a lungo termine nell’attenzione degli adulti, non è così per gli adolescenti, maggiori utilizzatori di queste tecnologie.

 

Il WSJ ha anche chiesto a vari studenti americani la loro spiegazione sul perché del calo di attenzione e, dalle varie risposte, si evince come l’informazione e l’intrattenimento sia diventato sempre più accessibile. L’efficienza disarmante di queste applicazioni rende la soddisfazione dei piaceri e delle curiosità nel breve termine un fenomeno molto popolare. Contrastare la sequenza infinita di video è possibile? Certo, basta leggere un libro: sei forzato ad essere concentrato sulle parole della pagina. Non c’è dove scorrere.

Giuseppe Pappalardo – I.I.S  E FERMI GUTTUSO