INSULTI RAZZISTI A MAIGNAN: UDINESE-MILAN È SCANDALO!

INSULTI RAZZISTI A MAIGNAN: UDINESE-MILAN È SCANDALO!

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Ieri, giorno 20 gennaio, è andata in scena la ventunesima giornata della Serie A TIM che ha visto sfidarsi Udinese-Milan alla Dacia Arena di Udine.

 

Partita molto sentita ed importante sotto molti punti di vista, dal momento  che i padroni di casa avevano necessariamente bisogno di un risultato positivo che risollevasse la squadra dalla disastrosa posizione occupata  in classifica, posizione  che non rende felici né la società né i tifosi.

 

D’altro canto, il diavolo rossonero guidato da Stefano Pioli è stato chiamato alla vittoria obbligatoria per tentare una

 

disperata corsa allo scudetto, ma soprattutto perché i friulani sono diventati la bestia nera del Milan dato che non vincevano ad Udine da ben quattro anni. La partita però, alla fine, è passata alla storia non per il risultato del match,  ma per un grande scandalo avvenuto durante il corso del primo tempo.

 

Infatti il portiere del Milan, Mike Maignan, è stato insultato ripetutamente da alcuni tifosi presenti nella curva dietro la sua porta. I primi cori razzisti sono stati indirizzati all’estremo difensore francese al 26′ del match: Maignan richiama l’arbitro Maresca e la sua panchina, e lo speaker dello stadio rivolge un primo appello ai sostenitori di casa. Ma le offese provenienti dalla curva bianconera non accennano a diminuire e al 33′ il francese decide di abbandonare il terreno di gioco.

 

Maignan si toglie i guanti e si dirige verso gli spogliatoi seguito dal connazionale Adli, successivamente Theo Hernandez richiama tutta la squadra a sé e rientrano tutti. Maresca, quindi, non può fare altro che sospendere la partita. Alla fine, dopo 5′ di sospensione, i rossoneri tornano in campo mentre lo speaker annuncia che in caso di nuovi cori la partita veniva sospesa ufficialmente. La partita, infine, ha visto trionfare i rossoneri che hanno rimontato la partita nel finale imponendosi sui padroni di casa per 3-2 ma, come previsto, Maignan non è rientrato in campo con la mente lucida e serena dato che ha subito due gol che un portiere del suo calibro non avrebbe mai incassato senza essere condizionato. Ecco perché il presidente della FIFA, Gianni Infantino, si è espresso pure lui su questo argomento molto delicato, dichiarando in un’intervista: “Va

 

comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista”.

 

Dunque tutto il mondo del calcio, e non solo, ha espresso piena solidarietà nei confronti del francese che a fine partita ai microfoni di Dazn ha ricostruito in modo ancora più chiaro la vicenda: “Mi hanno fatto il verso della scimmia. Non si può giocare a calcio così, sono persone ignoranti. Non volevo più giocare, ma siamo una famiglia e non potevo abbandonare i miei compagni”. Queste sono le parole molto sensibili del portiere rossonero che condanna  i cori razzisti anche se non costituiscono, ancora oggi, soltanto  un caso isolato. Qualche mese fa in Spagna, durante il match che vedeva sfidarsi Valencia e Real Madrid è avvenuto un fatto simile a ciò che è successo ieri.

 

Infatti l’esterno offensivo dei Blancos, Vinicius Junior è stato preso di mira da cori razzisti dall’intero stadio, con una capienza di 70.000 posti, e addirittura dagli avversari stessi. La nota dolente è stata la reazione agli insulti del brasiliano , a seguito della quale  ha dovuto lasciare il campo perché espulso dall’arbitro per comportamento antisportivo. Altro esempio noto che ci riporta in Italia risale al maggio scorso, quando durante il match Atalanta-Juventus, i tifosi bergamaschi hanno rivolto insulti razzisti nei confronti di Dusan Vlahovic e Filip Kostic, due calciatori serbi, urlandogli frasi come: “Zingari di merda”. Questi episodi ci fanno comprendere che queste persone non insultano solamente chi ha una carnagione più scura, ma anche chi appartiene ad una etnia differente dalla loro, come nel caso dei due ragazzi serbi.

 

Ecco che, ieri, si è espresso pure l’attaccante svizzero Noah Okafor ai microfoni di Dazn, dichiarando: “Siamo tutti uguali. Gialli, bianchi, neri e verdi”.

 

Quindi, come possiamo dire stop a questi continui insulti?

 

Cannavò Salvatore Damiano 2^H, Liceo classico Nicola Spedalieri – Catania (CT)

 

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