QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.
Il mito greco di Persefone è un mito molto affascinante che giustifica il cambio delle stagioni. Questo mito racconta il rapimento della giovane Persefone che viene rapita dal dio degli inferi Ade perché innamorato di lei, un gesto che non rispetta del tutto il “rispetto dei confini personali” e non è di certo un “comportamento da cavaliere”. Sua madre Demetra, presa dalla disperazione, decide di non prendersi più cura della Terra facendola diventare sfoglia ed arida e causando una grave carestia. Zeus, allora, interviene ed ordina ad Ade di restituire Persefone alla madre. Però Persefone aveva mangiato dei semi di melograno, gesto che l’avrebbe legata per sempre ad Ade. Per fortuna, si riesce a trovare una soluzione per accontentare tutti, infatti Persefone passa metà di ogni anno sulla Terra con sua madre Demetra, periodo in cui i terreni sono ricchi e fioriti, cioè la primavera e l’estate, e l’altra metà negli inferi con Ade, momento in cui la Terra è incolta e secca, cioè l’autunno e l’inverno.
Questo mito fa riflettere su quanto un gesto apparentemente “eroico”, anche se di eroico non ha proprio nulla e di certo non ha reso un “uomo forte” Ade, possa in realtà essere un vero e proprio inizio di una serie di abusi e controllo sulla donna, in questo caso privandola della sua libertà. Basta immaginare di trovarsi intrappolati in una situazione dalla quale non si può fuggire, con il mondo che sembra fermarsi, ecco, questo è quello che vivono le vittime di violenza. Ai giorni d’oggi sono aumentati i casi di violenze di genere perché si tende a normalizzare comportamenti tossici, come ad esempio la gelosia eccessiva, giustificandola come una dimostrazione d’affetto, ma come disse Shakespeare: “La gelosia è il mostro dagli occhi verdi, che si nutre della carne a cui si attacca”, che descrive la gelosia come un mostro che distrugge e consuma chi la prova, non solo chi la subisce, perché prova gelosia solo colui che è insicuro di sé stesso, ed ha paura che l’altra persona possa trovare qualcuno migliore di lui.
Il mito però ci dà speranza, perché dopo la tempesta viene sempre il sereno, infatti come Persefone riesce a trovare la libertà, ogni donna può farlo, chiedendo aiuto e denunciando se subisce degli abusi o lasciando la persona che non le lascia la libertà che merita. Infatti, non è mai troppo tardi per cambiare, ogni persona può liberarsi da ciò che le impedisce di vivere serenamente e “rifiorire”, proprio come Persefone, e d’altro canto, l’altra persona può cambiare e creare delle relazioni sane in futuro, ci vuole solo resilienza e forza per ricominciare. Persefone torna sempre dalla madre, ma noi possiamo fare di meglio, impedendo che nessuna donna debba mai essere rapita o privata della sua libertà. Impariamo da questo mito, ma, per favore, lasciamo perdere i “rapimenti” e concentriamoci su come garantire un mondo in cui ogni donna possa fiorire, senza paura e senza catene.
Vittoria Maria Caccamo 2^LA Liceo “Lombardo Radice” – Gravina (CT)