QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.
Nel corso degli anni il cinema ha vissuto una continua evoluzione,passando da un’arte pionieristica a un’imponente industria globale. Il grande schermo si ripete: sequel ,remake e franchise dominano il panorama cinematografico ,lasciando poco spazio alle novità. Il cinema contemporaneo sembra vivere di nostalgie, soffocando l’originalità sotto il peso di storie già raccontate.
In un epoca dominata dalla tecnologia e da produzioni su larga scala, è corretto affermare che il cinema contemporaneo non ha più nulla di nuovo da offrire? Oppure, dietro la superficie di formule consolidate si nasconde ancora qualcosa di anticonformistico, in grado di dare nuova linfa a un’arte che sembra aver raggiunto un punto di stallo creativo?
Un tempo si parlava di “stagioni cinematografiche“, poche pellicole destinate a diventare dei colossal come Star Wars e Jurassic Park. Nel timore di fallire, il cinema ha smesso di osare, riscrivendo il passato invece di sperimentare con il futuro, rifugiandosi nel “già visto”per riscontrare il favore del pubblico.
Lo stesso pubblico ormai non ha più il tempo di“vivere”un film, di aspettarlo con trepidazione e discuterne per mesi . Causa ne è la globalizzazione del mercato cinematografico e l’ingresso delle piattaforme streaming come Netflix, che hanno spinto i produttori a cercare formule vincenti, portando ad una standardizzazione dei contenuti.
L’uso esorbitato degli effetti speciali e della CGI hanno sicuramente trasformato il modo in cui vengono realizzati i film, permettendo di creare mondi straordinari e visivamente sbalorditivi . Tuttavia queste tecnologie vengono spesso utilizzate non per raccontare nuove storie ,ma per mascherare la mancanza di idee originali .Il risultato è un cinema visivamente accattivante che nella maggior parte dei casi manca di quel contenuto fresco e stimolante. Un esempio recente è il
Gladiatore II, uscito nelle sale a novembre 2024 . Un film che sembra cedere il passo alla maestosità delle immagini e degli effetti speciali, mancando di solennità epica per poter essere credibile di fronte al primo capitolo. Dialoghi memorabili sono assenti, anzi si limitano a riportare in scena vecchie citazioni con il solo scopo di corrompere lo spettatore alla nostalgia.
Ciononostante, ci sono ancora registi capaci di portare sul grande schermo opere all’avanguardia, come ad esempio Christopher Nolan e Bong Joon-ho, dimostrando che, malgrado le difficoltà del panorama attuale è ancora possibile proporre un cinema di qualità.
In conclusione ,il cinema ha bisogno di ritrovare la sua essenza fatta di storie vere,emozioni sincere e una narrazione che non necessiti di esagerazioni per colpire il pubblico. In un‘era in cui tutto è considerato mancante di originalità, il coraggio di osare può riportare il cuore del cinema al suo posto, restituendoci la sensazione di essere travolti da una storia che resta dentro, ben oltre i titoli di coda.
Giorgia Maria Trovato 3^B Scienze Umane – Istituto Statale Ettore Majorana – San Giovanni La Punta (CT)