Vaccinazioni obbligatorie: necessaria una corretta informazione

Vaccinazioni obbligatorie: necessaria una corretta informazione

Con la legge 119/2017 sono divenute obbligatorie dieci vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Mi riferisco alle vaccinazioni anti polio, difterite, tetano, pertosse, epatite B, emofilo B, morbillo, parotite,rosolia, varicella per età da 0 a 6 anni. A questo si aggiunge che per certe classi di età sono attivamente consigliate e rese gratuite anche le vaccinazioni per meningococco C e B, pneumococco, Rotavirus.

Tenuto conto della legge e della circolare attuativa le aziende sanitarie e tutti gli attori in campo dovranno compiere uno sforzo veramente notevole, visti i tempi brevi, per adempiere agli obblighi previsti. Al di fuori di ogni dubbio il calendario vaccinale e l’offerta dello stesso dovrà essere personalizzata considerato che molti hanno già una copertura, seppur parziale, rispetto ad altri totalmente scoperti. Va naturalmente tenuto conto della necessità di somministrare i vaccini previsti per legge tenendo conto dell’età dei soggetti da vaccinare. Al momento entro il 10 settembre si prevede che per la iscrizione ad asili nido e materne, il pediatra e l’asp dovranno essere in grado di verificare lo stato delle vaccinazioni per ogni singolo. L’avvenuta vaccinazione dovrà essere accertata e certificata, così come la prenotazione effettuata per adempiere all’obbligo vaccinale come previsto dalla norma vigente.

Nel caso della scuola dell’obbligo il termine è quello del 31 ottobre 2017. Per l’asilo nido e la materna vi è divieto di iscrizione senza dimostrazione di avere assolto l’obbligo vaccinale, mentre tale requisito di accesso non è previsto per la scuola dell’obbligo dove si può accedere ma con richiamo, dopo segnalazione di non ottemperanza, da parte dell’asp alla famiglia, con sanzione pecuniaria e richiesta di ottemperare all’obbligo di legge.

Molte associazioni di cittadini protestano per la obbligatorietà paventando da una parte possibili pressioni alla base di questa scelta politica che potrebbe secondo la loro opinione non essere necessaria e di contro provocare possibili eventi avversi con danno ai vaccinati e non solo. Viene richiamata la opportunità di fornire come peraltro previsto una informazione alla popolazione sull’uso dei vaccini, sui possibili rischi e complicanze. Si condivide l’idea di informare compiutamente la comunità della necessità di vaccinare, trattandosi di azioni attive di straordinaria efficacia nella protezione di tante malattie infettive, di certo pericolose per le possibili note gravi complicanze. Favorire la conoscenza in tal senso della intera comunità permetterebbe di certo una scelta più favorevole e condivisa per la migliore tutela di singoli e collettività.

Come per ogni farmaco anche per il vaccino o procedura medica e chirurgica non esiste la sicurezza assoluta pari al 100 per cento nonostante prima di immettere in commercio per l’uso previsto un vaccino vi siano controlli e procedure preautorizzative meticolose. La nuova legge prevede di raccogliere attraverso una compiuta anagrafe vaccinale nazionale tutti gli elementi per poter valutare efficacia ed effetti collaterali e avversi più o meno gravi per avere un maggior controllo sull’uso e sugli effetti nella vita reale.

Riguardo alla richiesta che proviene da più parti di controlli ed esami pre vaccinali per diminuire il rischio degli eventi avversi possibili in verità non vi è un preciso protocollo o procedura per cui non si eseguono particolari esami preventivi nè sono previsti. Il medico deve essere naturalmente a conoscenza di eventuali controindicazioni ed avvertenze all’uso, per cui in ogni singolo caso deve poter escludere, attraverso la anamnesi e la conoscenza del soggetto da vaccinare, con competenza e professionalità eventuali specifiche controindicazioni.

Attualmente nella percezione delle comunità l’uso dei vaccini pare essere erroneamente collegato ad una sovrastima dei possibili eventi avversi mentre a torto si ritiene, sottostimando, che le complicanze delle malattie infettive siano ben poca cosa alla fine. Resta aperta poi la diatriba circa il sovraccarico del sistema immunitario con i vaccini multipli rispetto alle singole vaccinazioni. Tale questione in realtà è un falso problema, di sicuro non il più importante e difficile da superare con la corretta informazione dei cittadini.