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Qualche volta mi capita di abusare un po’ con gli alcolici. Quali sono i rimedi più utili per fronteggiare una sbornia? (n.r.)
La prima cosa da fare sarebbe certamente quella di evitare di arrivarci alla sbornia. Certo può capitare di esagerare qualche volta, magari in una occasione speciale e gli effetti ovviamente sono molto fastidiosi, specie nelle donne perché in genere hanno un minore contenuto di acqua nel corpo. Ma come rimediare quando succede di alzare il gomito? La maggior parte degli effetti negativi dell´alcol dipendono dalla disidratazione, perché l´alcol agisce come un diuretico che, accelerando la perdita di liquidi, è causa di alcuni dei classici problemi del mattino dopo: bocca impastata, gran sete, mal di testa, capogiri e vertigini. Nausea e vomito, invece, sono diretta conseguenza dell´azione irritante dell´alcol sui tessuti dell´apparato digerente. Da sempre per risolvere il problema ognuno ha i suoi trucchi, frutto spesso di credenze popolari: • Gli antinfiammatori. Dosi superiori a 80 g (per le donne 60 g) di alcol al giorno, stimolano il rilascio di sostanze infiammatorie. Va bene quindi assumere un analgesico tipo paracetamolo per alleviare i sintomi come il mal di testa. No invece ai FANS che potrebbero aumentare l’infiammazione gastrica • L’idratazione. Bere molto, sia acqua che tisane o succhi di frutta la sera prima di andare a dormire ed anche l’indomani: si diluisce l’alcol e si idrata l’organismo. • Caffè & Co. Per riprendere il controllo della situazione oltre i caffè vanno bene anche le bibite che contengono caffeina o teina. • Assumere un antiacido o un inibitore di pompa o un antireflusso può sicuramente aiutare associato ad un antiemetico come la metoclopramide o il domperidone. • Rimanere a dieta leggera mentre è controindicato il digiuno.
Soffro di una grave forma di gonartrosi e periodicamente il ginocchio si gonfia: Il mio medico mi consiglia sempre di svuotarlo ma spesso sento dire che questo è sbagliato. Cosa ne pensate? (g.m.)
Le cause per cui una articolazione si gonfia possono essere molteplici ed ovviamente questa non è la sede per parlarne. Va però puntualizzato che quando questo si verifica bisogna sempre porre una diagnosi o perlomeno un sospetto diagnostico. Solo dopo si può pensare allo svuotamento dell’articolazione con quella tecnica che viene definita artrocentesi. Si punge cioè l’articolazione con un ago di giusto calibro a secondo le dimensioni dell’articolazione interessata e si drena il liquido sinoviale in eccesso. Questo va fatto sempre quando si tratti di una articolazione affetta da artrosi o da forme reumatiche infiammatorie. Il paziente ne avrà sempre un rapido e notevole miglioramento che potrà essere mantenuto con una infiltrazione di cortisone. Ovviamente come detto prima tutta la procedura va eseguita dopo un corretto iter diagnostico e comunque con la consulenza specialistica di un reumatologo o di un ortopedico.
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