Siete depressi e tristi? Niente paura, è colpa del Blue Monday

Siete depressi e tristi? Niente paura, è colpa del Blue Monday

Il 15 gennaio è il Blue Monday del 2018, il giorno più triste dell’anno. Basta pensare al cartone animato della Pixar Inside Out, il personaggio che rappresenta la tristezza è tutta blu e indossa un pesante maglione.

Il terzo lunedì di gennaio è infatti ormai a livello internazionale la data più deprimente di sempre, ma le ragioni che ruotano attorno a questa dicitura sono, probabilmente, opinabili. Si tratta infatti di una convenzione ideata anni fa da Cliff Arnall Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, in base a fattori quali meteo, ore di luce ed una alchimistica combinazione di stati d’animo dovuta persino ai sensi di colpa per i regali di Natale.

Agli inizi del Duemila, lo psicologo di Cardiff individuò infatti, grazie a complicati calcoli, nel terzo lunedì di gennaio la giornata in cui ci sentiamo più depressi. Le variabili sono il meteo, i debiti, i giorni passati dal Natale e quelli trascorsi dall’abbandono dei buoni propositi.

Il Blue Monday si è addirittura trasformato in un appuntamento fisso nel mondo anglosassone, dove sono nate perfino delle organizzazioni che intervengono per aiutare le persone a superare questa difficile giornata.

Anche in questo caso, tuttavia, non si può prescindere dal condizionale. E non solo perché l’Università di Cardiff ha preso da tempo le distanze da Arnall (come ha riportato già in passato il giornale inglese The Guardian). Dopo 13 anni dalla sua identificazione, il creatore del termine fa una sorta di “marcia indietro” e chiede scusa per aver reso il mese di gennaio più deprimente. Lo stesso psicologo in passato ha chiarito come il suo calcolo “sia privo di significato”. Quindi, se oggi sia o no il giorno più triste dell’anno, spetta solo a voi deciderlo.