La green economy promette un milione di posti di lavoro entro il 2020. Almeno questi sono i dati che emergono dalle stime, le nuove figure professionali saranno strettamente connesse al mondo della sostenibilità, sia per la produzione di energia rinnovabile che coinvolte nelle fasi di una filiera produttiva a maggior efficienza. Gli ambiti occupazionali che porteranno un milione di nuovi posti di lavoro saranno strettamente connessi alle fonti energetiche e nell’ambito della mobilità sostenibile.
Ad affermarlo è Romeo La Pietra, presidente del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri: “Le nuove figure professionali che saranno maggiormente ricercate saranno strettamente collegate alle scelte che faranno i decisori pubblici e le imprese sul fronte delle politiche energetiche, infrastrutturali e di finanziamento”.
Le stime non vedono migliori tassi occupazionali solo per gli ingegneri, ma per tutti gli esperti e le figure professionali che si avvicinano alla green economy. Solo per gli ingegneri, nei prossimi 4 anni si potrebbero aprire dai 20 mila ai 40 mila posti di lavoro in particolare, gli ingegneri potranno approdare nella green economy mediante i settori più in voga quali: meccanica, edilizia, elettromeccanica, termo-idraulica, mobilità e rinnovabile termico dove l’Italia ha una grossa quota di mercato.
Con lo sviluppo della green economy si aprono nuovi spiragli di speranza per i giovani professionisti italiani che soffrono molto per il precariato e la crisi dettata dagli alti tassi di disoccupazione. Non ci resta che aspettare la svolta green delle grandi imprese e delle amministrazioni italiane.
Maria Morelli