Ddl per contrasto alla povertà diventa legge: un sostegno concreto per i bisognosi

Ddl per contrasto alla povertà diventa legge: un sostegno concreto per i bisognosi

Il 9 marzo è stato, definitivamente, approvato dal Senato il ddl anti-povertà con 138 voti a favore. Tra le novità principali previste dalla novella legislativa, il tanto atteso reddito di inclusione (Rei) che provvede a destinare 480 euro al mese ai più indigenti.

La riforma, percepita come un passo storico necessario, prevede l’introduzione di una misura di contrasto della povertà assoluta, di carattere universale e nazionale, articolata in parte in un beneficio economico e in parte in una componente di servizi alla persona. Come ha spiegato il ministro del lavoro Giuliano Poletti, a beneficiare del reddito di inclusione saranno circa 440 mila nuclei familiari con minori a carico, pari ad un milione e 770 mila individui.

Tale strumento rappresenta, infatti, il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla povertà e colma un profondo vuoto nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito: “Siamo stati l’unico Paese insieme alla Grecia – osserva il ministro – privo di una misura strutturale di contrasto alla povertà. Il Rei rappresenta, invece, un nuovo approccio alle politiche sociali, fondandosi sul principio dell’inclusione attiva, ovvero sul vincolo di affiancare al sussidio economico, misure di accompagnamento capaci di promuovere il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro di coloro che ne sono stati esclusi“.

Al fine di ottenere la suddetta misura previdenziale, è previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale, oltreché un graduale incremento del beneficio e dell’estensione degli stessi beneficiari da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli piccoli o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza e disoccupati di età superiore ai 55 anni. La legge, nello specifico, ha stabilito uno stanziamento di risorse di circa 2 miliardi di euro per il 2017 e altrettanti per il 2018, per mezzo delle quali sarà possibile aiutare circa 2 milioni di persone bisognose.

Si tratta, evidentemente, di una grande conquista per le famiglie in difficoltà. Il premier Paolo Gentiloni, commentando il disegno di legge all’interno della manovra finanziaria del Governo, ha sottolineato che proprio l’impegno sociale e il sostegno economico nella lotta alla povertà devono costituire una priorità su tutto il territorio nazionale, onde rafforzare e garantire i livelli essenziali, perlomeno minimi, delle prestazioni assistenziali.

Avv. Elena Cassella del Foro di Catania