Scuola Italo Calvino, rinnovarsi è il segreto: studente al centro della formazione e preparazione ad alti livelli

Scuola Italo Calvino, rinnovarsi è il segreto: studente al centro della formazione e preparazione ad alti livelli

CATANIA – Studente al centro della formazione e che possa acquisire valori e conoscenze spendibili nella vita di ogni giorno. Non è utopia, né un progetto futuristico. È quello che si trova all’Istituto Comprensivo “Italo Calvino” di Catania e che, da anni, punta a seguire il bambino sin dalla tenera età. Non solo, perché tra gli obiettivi della scuola c’è anche quello di contrastare la dispersione scolastica, negli ultimi anni aspetto sociale da non sottovalutare.

Pon scuola Italo calcino inclusione sociale

Pon scuola Italo Calvino “Inclusione sociale”

Per questo, la Italo Calvino, si è avvalsa del PON, un investimento sostenuto dall’Europa per la crescita delle scuole. Attraverso questi finanziamenti, l’istituto ha attivato dei progetti che invogliano i ragazzi a soffermarsi all’interno della scuola anche al di là degli orari normali. Senza trascurare, ovviamente, la loro crescita culturale e personale.

A tale scopo, fino alle ore 16,30, sono previsti laboratori di vario genere, con un occhio di riguardo per le scienze e la tecnologia. Per esempio, la scuola è munita di alcuni piccoli robot che vengono programmati dai ragazzi stessi.

Inoltre, i cancelli della struttura rimangono aperti anche in svariati giorni e diversi orari, consentendo molteplici attività extrascolastiche, con impianti di notevole qualità. La Italo Calvino, infatti, è l’unica scuola del territorio ad avere una pista di mountain bike ed è una delle due scuole ad avere un campo di calcio a 7 in erba sintetica al suo interno.

 

Altro punto di forza è l’importanza della figura dello studente, non più visto come colui che deve apprendere ascoltando. Questa idea obsoleta è stata soppiantata da quella di un rapporto più dinamico tra ragazzo e insegnante, che deve essere un mediatore e “animatore”. “Solo rinnovandosi – spiega il dirigente scolastico, Salvatore Impellizzeri – possiamo stare al passo con l’evoluzione della società, sempre più dinamica e mutevole”.

Lo studente, quindi, deve essere un ricercatore e un osservatore e deve essere in grado di poter sfruttare le sue conoscenze anche nella quotidianità. A tal proposito, inoltre, sin dalla prima infanzia viene insegnato l’inglese, così da arrivare alle medie con un bagaglio linguistico di rilievo.

Anche grazie a questo, i ragazzi che escono dalla Italo Calvino rispettano un trend di preparazione che regge il confronto con scuole di alto spessore del nord d’Italia.