Ti starai chiedendo cosa ne verrà fuori da un rapporto tra private banker e agente immobiliare. Beh, te lo dico io: una bellissima collaborazione e una nuova opportunità di business per ambo le parti. Dì la verità, sei curioso di saperne di più e io sono qui proprio per darti tutte le informazioni del caso.
Parto dall’ABC: cos’è il private banking? Sicuramente sarai a conoscenza della sua esatta definizione ma in questa occasione ti cito testualmente quella che ha stilato l’AIPB, Associazione Italiana Private Banking, ossia:
“È da considerarsi private banking quel servizio che contiene le seguenti caratteristiche riferite: alla tipologia e al livello di servizio, alla tipologia di clientela, alla qualificazione professionale dei private banker e al patrimonio disponibile del cliente oggetto del servizio.”
Pertanto, da una parte abbiamo un banker con un’elevata professionalità correlata sia alle qualifiche che all’esperienza sul campo. Dall’altra un cliente che possiede portafogli rilevanti e diversificati con esigenze di liquidità non stringenti e interessati a cogliere le opportunità offerte dal mercato finanziario.
Il crescente mercato private
Il private banking è un mercato sano e in continua crescita, infatti, nell’ultimo anno ha gestito circa un quinto della ricchezza finanziaria complessiva della nostra nazione. Si può, con assoluta certezza, confermare che sia il mercato più grande dell’Europa occidentale in quanto gestisce circa 4.400 miliardi di euro in attività finanziarie.
Numeri a dir poco sbalorditivi, ma è bene sapere che è in continua crescita in quanto gli asset finanziari personali dei privati con patrimoni sopra il milione di euro sono aumentati del 3,3% all’anno. L‘edizione 2018 dell’indagine di Magstat Consulting, una società specializzata nel settore bancario/finanziario, sul private banking in Italia, afferma che i patrimoni posseduti dagli operatori specializzati nella gestione di grandi patrimoni finanziari sono cresciuti di circa 43 miliardi di euro dal 2016 al 2017, con una percentuale pari al 4,9%. Se si aumenta l’arco temporale è stato registrato una crescita pari a 263,9 miliardi negli ultimi cinque anni mentre negli ultimi 10 anni l’incremento è stato pari a 338,8 miliardi.
L’immobiliare incontra il finanziario
Ebbene, sia il private banker che il realtor (l’agente immobiliare) sono due professionisti in grado di offrire servizi di alto livello in due ambiti differenti. Questo non vuol dire che entrambi gli ambiti non possano viaggiare a braccetto. È vero il contrario, nell’ottica di un aumento del proprio business e di un’offerta di servizi più ampia al cliente. Grazie ad una collaborazione, il cliente private avrà a disposizione un servizio dedicato totalmente alla vendita e valutazione dei suoi immobili oppure all’acquisto di ulteriori soluzioni nelle quali investire.
Il consulente immobiliare grazie al proprio standing, alla professionalità, alla puntualità e ai risultati raggiunti nell’arco della sua esperienza, potrà rappresentare l’interlocutore di riferimento per dare risposte a clientela abituata a standard elevati. Non solo, ma renderà sempre partecipe il banker di tutte le attività svolte o che sono in programma. Non dimentichiamoci che egli è la persona di fiducia del cliente private e pertanto deve essere a conoscenza dei servizi immobiliari che vengono offerti.
Fiducia, professionalità e trasparenza sono le caratteristiche principali per una collaborazione con i fiocchi. Una collaborazione che porterà a grandi risultati e a far sorridere ben tre persone in una singola volta!