Vintage e rétro, il ritorno del “vecchio inimitabile” nell’epoca della tecnologia

Vintage e rétro, il ritorno del “vecchio inimitabile” nell’epoca della tecnologia

Vintage is cool” è tra gli “slogan” della nuova epoca: chi, in un momento storico di progresso rapido e apparentemente inarrestabile, non apprezza un oggetto che riporta, anche solo temporaneamente, a un passato “idealizzato”?

Se un tempo l’esser “vecchio” toglieva valore a un prodotto commerciale, oggi la percezione dell’età “avanzata” è totalmente differente. Un po’ come il vino in un antico detto, per molti alcuni oggetti “più invecchiano, più sono buoni”.

Negli ultimi anni questo apprezzamento per gli oggetti che, nonostante l’età, mantengano un fascino inesauribile si è manifestato con la moda vintage. Con il termine “vintage” si designano oggetti vecchi di almeno 20 anni ma ancora noti e apprezzati nella cultura di massa per la loro alta qualità e per la loro unicità.

Il vintage è inimitabile e mai banale, audace e spesso simbolo di gusti raffinati ed elitari: ciò contribuisce a renderlo apprezzabile soprattutto agli occhi dei più giovani, che non perdono occasione per distinguersi e per riscoprire i miti del passato e riproporli nel contesto contemporaneo con risultati decisamente originali.

Esempio chiarificatore è il ritorno dei dischi in vinile (come i 33 giri e 45 giri) sul mercato. Apparsi per la prima volta nel 1948 su iniziativa dell’etichetta discografica statunitense Columbia Records, essi sono stati il principale strumento di riproduzione dei successi musicali negli Usa e nel resto del mondo, in maniera particolare nell’Occidente del boom economico e del consumismo di massa.

Da qualche anno, giradischi e vinili da collezione hanno fatto “perdere la testa” al mondo intero, a prescindere dai gusti musicali, dall’età o dall’estrazione sociale di ognuno. Nell’epoca del digitale e dello streaming, dove perfino i CD (Compact Disc) sono ritenuti obsoleti da tempo, c’è ancora chi sceglie di utilizzare i propri risparmi per acquistare oggetti antichi ma di qualità.

Per molti si tratta di un semplice “status symbol” o di una tendenza del momento, teoria avvalorata da alcuni dati che rivelano che, nonostante le vendite siano in ascesa, sono molto pochi quelli che ascoltano davvero i dischi in vinile dopo averli acquistati o usano il giradischi regolarmente.

Altrettanto esiguo è il numero degli acquirenti di macchine da scrivere d’epoca che scelgono di abbandonare i modernissimi PC e gli smartphone per scrivere lettere, pensieri o appunti con questo strumento. Anche in questo caso, il prodotto vintage rimane bello e affascinante, ma dal punto di vista pratico il progresso tecnologico spinge il singolo all’uso di strumenti più rapidi e recenti.

Tra i protagonisti dell’era vintage, c’è anche chi ha trovato un modo innovativo per sfruttare i prodotti inutilizzati e la moda del momento: la vendita ai collezionisti. Anche singoli individui che possiedono antichi cimeli di nonni e/o genitori (e non solo negozi) hanno visto nella vendita di vecchi dischi, di prestigiose macchine da scrivere e di beni simili una vera e propria “gallina dalle uova d’oro” o un’occasione per mettere del denaro da parte.

Per chi, invece, ama il classico ma anche la tecnologia e l’utilità pratica esiste il rétro, uno stile che omaggia l’antico in chiave contemporanea. Gli oggetti rétro, dai mobili agli abiti anni Sessanta/Settanta/Ottanta fino alle macchine fotografiche Polaroid, possono essere quasi considerati come versioni “aggiornate” dei prodotti vintage e la loro combinazione di vecchio e nuovo attira sempre più persone che desiderano un prodotto di qualità, esteticamente gradevole e utilizzabile.

Esistono merci per ogni tipo di consumatore, dal collezionista all’amante del classico che però ha esigenze di un oggetto moderno ed efficiente. Il vintage e il rétro possono rappresentare una fonte di gioia, un’opportunità (principalmente economica), un elemento distintivo di un certo gruppo o individuo: per questo il loro successo sembra resistere all’ondata innovativa della tecnologia moderna.

Fonte immagine: Pixabay – Pexels