Troppi Comuni siciliani a rischio dissesto, l’allarme dall’assemblea Anci

Troppi Comuni siciliani a rischio dissesto, l’allarme dall’assemblea Anci

PALERMO – È allarme finanza locale in Sicilia, dove ben 179 comuni sono stati commissariati dalla Regione Siciliana per non aver approvato il bilancio di previsione 2025. A lanciare l’allerta è il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, durante l’assemblea regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, tenutasi all’Hotel San Paolo di Palermo, alla presenza di 391 comuni dell’isola.

L’allarme di Anci Sicilia

Il quadro appare critico: solo 54 comuni siciliani hanno approvato il bilancio consuntivo 2024, e numerosi enti locali non hanno ancora chiuso il consuntivo del 2023. Una situazione che aggrava la fragilità economica della regione, già nota per essere la seconda in Europa per livelli di povertà.

Quasi la metà dei comuni siciliani rischia il dissesto. I comuni rappresentano l’ultimo anello di una macchina che non funziona: il problema è a monte, nelle strutture sovra comunali. Quando si declinano norme e si trasferiscono risorse, i comuni non riescono più a garantire servizi essenziali ai cittadini“, ha dichiarato Amenta.

Comuni indebitati per il PNRR: fondi promessi ma non erogati

Amenta ha definito “paradossale” la situazione legata all’attuazione del PNRR e dei fondi FESR:

“Molti comuni hanno già avviato cantieri legati al PNRR, ma non hanno ancora ricevuto i fondi promessi. Alcuni enti si sono addirittura indebitati con Cassa Depositi e Prestiti pur di non interrompere i lavori.”

Il grido d’allarme è stato rivolto direttamente alla Regione Siciliana, che ha competenze specifiche sul funzionamento degli enti locali. Il presidente dell’Anci nazionale ha già interloquito con il Ministero dell’Economia, definendo la situazione il “caso Sicilia”.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha inviato un messaggio chiaro al Parlamento regionale, manifestando la volontà di costituire un tavolo di lavoro per analizzare le criticità che stanno paralizzando gli enti locali.

Personale ridotto e fondi per la progettazione quasi azzerati

Negli ultimi dieci anni, i comuni siciliani hanno perso il 40% del personale.

“Lo scorso anno nel bilancio vi erano 50 milioni di euro per la progettazione, oggi ce ne sono appena 4 milioni. Ci troviamo ad affrontare una stagione cruciale con una carenza di personale e pochissimi fondi per progettare il futuro“, ha aggiunto Amenta.

Assemblea Anci Sicilia, Lagalla: “Serve un patto tra le grandi città del Sud”

Nel corso della stessa assemblea, è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha proposto la creazione di un patto ideale tra le grandi città del Sud Italia.

“In questi tempi affrontiamo problemi comuni, dal disagio giovanile alla necessità di incrementare la sicurezza urbana. Le sfide riguardano le infrastrutture, i servizi e l’utilizzo efficace dei fondi extra comunali.”

Il sindaco ha evidenziato come Palermo disponga di 825 milioni di euro per investimenti, ma ha anche sottolineato le difficoltà operative:

Rispettare le tempistiche e affrontare la complessità dei passaggi tecnici e amministrativi rappresenta una vera sfida per gli amministratori locali, nonostante l’aiuto del governo nazionale. Per questo, è essenziale fare rete e mantenere un confronto costruttivo con le istituzioni centrali”, ha concluso Lagalla.