PETRALIA SOTTANA – Continua senza sosta la battaglia dei cittadini delle Madonie contro la prossima chiusura del punto nascita dell’ospedale di Petralia Sottana. Da settimane, infatti, vi raccontiamo come il primo atto del “Patto per la salute” che il Governo sottoscriverà con le Regioni prevede la chiusura dei piccoli ospedali con meno di 120 posti letto e dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno, ritenuti poco sicuri. La regione col maggior numero di strutture in via di chiusura è la Sicilia, dove sono 23 i presidi ospedalieri per un totale di 946 posti letto in meno.
Dopo le richieste al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, da parte di diversi esponenti della politica siciliana, su tutti il deputato regionale Pietro Alongi che ha chiesto chiarezza sulla vicenda e Mari Albanese, assessore comunale di Alimena che ha scritto una dura lettera indirizzata proprio alla Lorenzin, a Petralia Sottana, nel cuore delle Madonie, è tutto pronto per la fiaccolata che si terrà questa sera, per protestare contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale.
In prima fila ci saranno le puerpere che si rivolgeranno direttamente al ministro Lorenzin “da mamma a mamma”. È stato il comitato di lotta per la difesa dell’ospedale di Petralia, che si è costituito in una riunione tenuta nell’aula consiliare del Comune, a organizzare l’iniziativa che partirà alle 18.30 dal bivio S. Elia di Petralia per raggiungere l’ospedale. Al comitato, al quale ha aderito la Cgil, fanno parte associazioni culturali e teatrali, parrocchie e congregazioni dei nove comuni delle Madonie.
”In questi giorni stiamo raccogliendo tantissime adesioni anche da parte di artisti, scesi a fianco della comunità delle Madonie – dichiara Lillo Spitale, della Cgil di Petralia – Nell’ambito delle iniziative per la riapertura del punto nascite, domenica abbiamo organizzato un presidio con la partecipazione di alcuni musicisti come Vadim Pavlov, primo violoncello del Bellini di Catania, pianisti, violinisti e la soprano Maria Russo’‘.