WASHINGTON – Sembra un botta e risposta tra due scolaretti che puntano ad ottenere consensi a scuola, la più potente del mondo, rispecchiando perfettamente il modo di fare americano sempre pronto a stupire: Joe Biden si ritira dalla corsa per la Casa Bianca.
Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca
Se il proiettile che ha centrato lateralmente l’orecchio dell’altro pretendente del Partito Repubblicano – Donald Trump – ha offerto una foto senza ombra di dubbio prenotata dai prossimi libri di storia, ci si aspettava una risposta-strike dall’attuale presidente in carica degli USA in bello stile.
Le defiance reciproche tra il Tycoon e Biden sembravano mettere in vantaggio l’imprenditore dai capelli a tinte orange. Dalle ultime statistiche raccolte dai media statunitensi, il 61% del popolo americano pare aver definitivamente abbandonato la nave del capitano “Uncle Joe“.
“È stato un onore essere il presidente degli USA. Ora fiducia a Kamala Harris”
“È stato un onore servire servire come presidente degli USA. – esordisce Biden – Anche se era mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nel miglior interesse del mio partito e del Paese di ritirami e concentrarmi solamente sui miei compiti per il resto del mandato“.
Adesso fari puntati su Kamala Harris: “Cari colleghi democratici, ho deciso di non accettare la nomina. Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio – dichiara l’attuale presidente – affinché Kamala Harris sia il candidato del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo“.
Prosegue la fiction democratica, vedremo il botta e risposta delle prossime settimane
Prosegue, dunque, la fiction Democratica. Le prossime settimane si prospettano roventi in termini di consensi e guerre verbali per farsi un’idea della direzione dell’onda di caos che ha accompagnato la politica americana negli ultimi anni.
La decisione di Biden offre un momento di riflessione su chi tendere la mano per spianare la strada a nuove leadership che dovranno costruire e non mantenere. Siamo soltanto agli inizi dell’epilogo di un romanzo politico dove il protagonista depone la penna lasciando spazio a nuovi autori (o vecchie conoscenze).
