Tentato omicidio vicino al Bar “Jessica” al centro di Lentini: NOMI e FOTO dei colpevoli. IL VIDEO

Tentato omicidio vicino al Bar “Jessica” al centro di Lentini: NOMI e FOTO dei colpevoli. IL VIDEO

SIRACUSA – Oggi, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto di Samuele Grasso e Giuseppe Scandurra, effettuato dai carabinieri due giorni fa dopo che queste due persone erano state trovate entrambe in possesso di due armi clandestine, dei rispettivi proiettili e di alcune dosi di cocaina; il GIP del tribunale di Siracusa, ha applicato nei confronti dei due la misura della custodia cautelare in carcere così come richiesto dal Pubblico Ministero.

Infatti, il dottor Davide Lucignani della Procura della Repubblica di Siracusa, concordando pienamente con le risultanze della intensa attività di indagine svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa, nel corso dell’udienza di questa mattina, ha richiesto il provvedimento cautelare restrittivo per i due arrestati presentando gli elementi raccolti dai militari che hanno consentito di dimostrare come Samuele Grasso, nel tardo pomeriggio del 17 novembre scorso, sia stato l’autore della sparatoria avvenuta nella piazza Duomo di Lentini, vicino al Bar “Jessica”, dove era stato ferito all’addome un uomo, Luigi Proto, 68enne disoccupato.

Le indagini avviate dai carabinieri immediatamente dopo il grave fatto di sangue, negli ultimi due giorni, hanno consentito di dimostrare che Samuele Grasso non volesse colpire Proto, ma che i suoi colpi, di 7,65, fossero indirizzati a Giuseppe Scandurra che si trovava dentro al bar e che è stato sfiorato di pochi centimetri.

Ad avvalorare ulteriormente le ipotesi dei militari del Nucleo Investigativo, sono state le immagini immortalate da una telecamera di videosorveglianza che si trova in una via vicino a Piazza Duomo che hanno incastrato proprio Giuseppe Scandurra il quale, appena dopo aver rischiato la vita sotto i colpi di Grasso, lo ha inseguito ed ha estratto una pistola cal. 7,65 che portava con sé. In pochi attimi anche Scandurra ha aperto il fuoco contro il suo attentatore senza, fortunatamente, riuscire a colpirlo.

La motivazione dell’azione criminale sarebbe da ricondursi ad una faida che sarebbe nata tra i due contendenti, nelle ultime settimane, per il controllo della piazza di spaccio in quel centro abitato. Le indagini hanno permesso di appurare come, negli ultimi due mesi, i due si fossero scontrati in più occasioni nel centro di Lentini arrivando alle mani, ma anche attraverso altri atti intimidatori tra i quali l’incendio dello scooter di Grasso, avvenuto sempre nella centrale Piazza Duomo, e alcuni agguati che avevano lasciato il loro segno con fori di proiettile fatti trovare in prossimità delle rispettive abitazioni.