Siracusa, quel che si temeva è avvenuto: abbattuta soglia d’emergenza

Siracusa, quel che si temeva è avvenuto: abbattuta soglia d’emergenza

SIRACUSA – Non c’è stato bisogno di attendere molto rispetto a quanto descritto ieri: è arrivato il 35simo giorno di superamento dei valori limite di polveri sottili. E così anche nel 2015 Siracusa risulta fuorilegge per questo tipo di inquinamento. La centralina di monitoraggio di viale Teracati ha registrato, ieri, una media giornaliera di 51 microgrammi per mc di polveri sottili presenti nell’aria, su un limite di 50. Per la 35sima volta dall’inizio dell’anno le concentrazioni del pericoloso particolato sono state troppo alte. È stato raggiunto ancora una volta il limite che la legge ha stabilito in base alla tollerabilità umana.

Seppur una conferma è un campanello d’allarme per i ritardi che enti pubblici e privati stanno accumulando a contrastare un fenomeno conosciuto nella città aretusea da almeno 10 anni. Piano di mobilità e del traffico all’anno zero, così come le prescrizioni Aia per le aziende del Petrolchimico chiamate in causa sul fenomeno.

Il Comune al riguardo ha un obiettivo per il 2016: “Anche se la Regione non ha ancora predisposto alcun Piano regionale della qualità dell’aria, che è strumento essenziale per mettere in campo misure di contrastoha detto l’assessore all’Ambiente Pietro Coppanoi adotteremo un Piano comunale per la qualità dell’aria che prevede una serie di provvedimenti sul sistema di mobilità e sul traffico”.

Il Comune, d’altronde, non può far altro che intervenire sul traffico veicolare, che è uno dei fattori che originano il fenomeno delle polveri sottili. L’altro, secondo il report Arpa Sicilia del 2015, è la presenza sul territorio di determinati processi industriali. Indicati dal report come “impattanti” nella formazione delle polveri sottili: “Esso Augusta, Centrale termoelettrica Enel Augusta e due stabilimenti Isab di Priolo”.

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Su questi impianti la relazione concludeva: “Nell’ambito di rinnovo e revisione delle Autorizzazioni integrate ambientali andrebbero rivalutati i sistemi di abbattimento delle polveri, la loro congruità con le migliori tecnologie disponibili e quindi i limiti di emissione”. In ogni caso alcuni consiglieri comunali, tra cui Alessandro Acquaviva, che già s’è occupato del fenomeno nel 2009 da consigliere provinciale, hanno chiesto all’assessore Coppa di riferire in consiglio comunale “sui superamenti, sulle azioni di contrasto da adottare e sulle recenti falle del monitoraggio”.

Massimiliano Torneo