Siracusa, la protesta dei migranti

Siracusa, la protesta dei migranti

SIRACUSA – Cassonetti di traverso, cestini dei rifiuti, persino panchine ed altri materiali ingombranti posti ad ostruire il passaggio sulla rotatoria che da Belvedere conduce all’ingresso dell’autostrada. Un blocco stradale bello e buono lungo tutta la carreggiata che ha impedito per ore il transito delle auto.

Sono stati questi i termini della plateale protesta messa in atto oggi da un gruppo di migranti del centro “Aretusa Accoglienza” che hanno inteso cosi manifestare il loro malcontento per le condizioni di vita alle quali sono sottoposti.

Motivo della protesta l’assenza da circa quattro mesi del pocket money, una diaria che comprende denaro ed alcuni “benefit” come le ricariche telefoniche e i ticket degli autobus per raggiungere il centro di Siracusa. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e solo dopo una lunga e difficile  trattativa con il dirigente della Digos Vincenzo Frontera, la situazione si è normalizzata e i blocchi sono stati rimossi. 

La protesta di oggi, per i termini e le modalità con la quale è stata messa in atto, rappresenta un precedente preoccupante per le autorità e le istituzioni, costrette a gestire una situazione di emergenza continua sul tema dell’immigrazione.

La parola adesso passa all’amministrazione comunale che ha 9 giorni di tempo per reperire le somme necessarie per il ripristino del servizio. Somme che pesano sui bilanci comunali in un momento di gravi difficoltà economiche per gli enti locali.