SIRACUSA – Alle ore 11 circa di ieri, gli agenti delle Volanti, durante un controllo su strada a carico di un giovane di 22 anni, sorpreso alla guida di una Honda SH sottoposta a sequestro amministrativo, sono stati accerchiati da un gruppo di soggetti non identificati, giunti insieme al padre del giovane che, approfittando della superiorità numerica, hanno aggredito gli operatori di polizia intenti al controllo agevolando la fuga del giovane.
Gli agenti, coadiuvati da altro personale, hanno successivamente effettuato una perquisizione nell’abitazione del giovane, a seguito della quale sono state sequestrate due pistole modello Bruni, riproduzioni di armi autentiche prive di tappo rosso e attrezzatura da lavoro presumibilmente provento di furto (trapani, compressori, taglia piastrelle, cacciaviti, un booster ed altro materiale).
Inoltre è stato sequestrato un sistema di video sorveglianza, completo di telecamere monitor e sensori, posto a tutela dell’abitazione e due ricetrasmittenti. Al termine dell’attività info investigativa, L.V., 22enne, e L.M., 45enne, entrambi già noti agli agenti, sono stati denunciati per i reati di minacce, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione.
Nel corso del servizio, infine, è stato richiesto l’intervento di personale Enel per la verifica dei contatori dello stabile in cui risiedono gli indagati e, al termine degli accertamenti, sono state denunciate una donna e tre uomini per il reato di furto aggravato di energia elettrica.
Nella serata di ieri, gli agenti hanno eseguito la misura della revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione con la misura della custodia cautelare in carcere, emesso dalla Corte di Appello di Catania, a carico di Concetto Anthony Magnano, di 24 anni.
Il provvedimento è dovuto alle numerose violazioni alle prescrizioni della misura limitativa della libertà personale cui l’uomo era sottoposto.
Infine, gli agenti hanno denunciato un uomo per il reato di ricettazione, poiché trovato in possesso di 364,46 grammi di monili in oro che aveva nascosto all’interno dell’auto e della quale non ha fornito valida giustificazione in merito alla disponibilità.
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