Sea Watch 4, i migranti affrontano la tempesta in mare aperto. L’Ong: “Diritti negati, serve porto sicuro”

Sea Watch 4, i migranti affrontano la tempesta in mare aperto. L’Ong: “Diritti negati, serve porto sicuro”

AUGUSTA – Si fa sempre più difficile la situazione a bordo della Sea Watch 4, l’imbarcazione dell’omonima Ong che nei giorni scorsi ha salvato 461 migranti da morte certa in più interventi nel mar Mediterraneo.

La nave e gli ospiti a bordo attendono ancora di ricevere indicazioni da parte delle istituzioni per approdare finalmente in un porto sicuro. Sea Watch 4 ha trascorso la notte ancora in mare, minacciata dal maltempo che sta interessando il Mediterraneo e parte della Sicilia.

La nave si trova attualmente al largo delle coste di Augusta, in provincia di Siracusa.

In un videomessaggio diffuso nelle scorse ore sul profilo Twitter di Sea Watch viene sottolineata ancora una volta l’importanza dell’assegnazione di una destinazione, anche a fronte delle condizioni dei naufraghi attualmente ospitati.

Durante la settimana trascorsa, abbiamo chiesto alle autorità italiane ma stiamo ancora aspettando una risposta“, racconta Miguel, Capo Missione di Sea Watch 4.

La situazione a bordo è al limite e si complica di ora in ora. Proprio in questo momento stiamo attraversando una tempesta, pioggia, onde alte e venti sempre più forti“.

Le persone sono completamente esauste, poiché devono sopportare tutto ciò senza riparo. Queste persone si sono visti negare i propri diritti per troppo tempo, queste persone hanno il diritto e la necessità di ricevere un porto sicuro, adesso“, conclude il Capo Missione di Sea Watch 4.

In mattinata, l’equipaggio ha dichiarato “lo stato di necessità” e la nave “è stata autorizzata a riparare davanti al porto di Augusta“.

Il maltempo – si legge ancora su Twitter – ha colpito duramente la nave e le 461 persone a bordo a rischio ipotermia. Quattro di loro hanno perso conoscenza e sono assistite dal team medico“.

Il video

https://twitter.com/SeaWatchItaly/status/1463957680838561795

Fonte foto: Twitter – Sea Watch Italy