Febbre “West Nile” in Sicilia, come si diffonde il virus delle zanzare e chi è più a rischio

Febbre “West Nile” in Sicilia, come si diffonde il virus delle zanzare e chi è più a rischio

SICILIA – Il West Nile si sta diffondendo anche nel territorio siciliano, un virus che viene trasmesso all’uomo attraverso la puntura di una zanzara infetta. Sono in crescita i numeri delle vittime sull’Isola. I primi casi si erano manifestati a Trapani, ma adesso è arrivato anche a Catania.

Si tratta di una encefalite che riguarda prevalentemente persone anziane. L’infezione viene trasmessa all’uomo attraverso le zanzare notturne, che contraggono il virus da animali come equini e uccelli.

Perché il virus arrivi fino ad infettare l’uomo – ospite eccezionale – è necessario che si verifichino circostanze non frequenti, in quanto le zanzare che trasmettono la malattia sono notturne, ed è necessario che sia disponibile nella zona un bacino di animali infetti.

È risaputo che solitamente gli uomini non dormono all’aria aperta, in piena campagna, ma rientrano nelle loro abitazioni: dunque è “eccezionale” che il tutto si verifichi.

Non è un caso che la maggior parte delle vittime sono persone che vivono in zone rurali. Non è possibile contrarre l’infezione West Nile per l’ingestione di carne equina o di altre specie.

Il periodo di incubazione del virus va da 2 a 14 giorni dopo il morso della zanzara infetta, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Tra i sintomi più comuni del virus si possono citare: mal di testa, febbre, nausea e vomito. Tra i sintomi più gravi che si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), ci sono: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, paralisi, coma.

La diagnosi di West Nile può essere fatta direttamente, rilevando la presenza del virus nel sangue o negli organi bersaglio, o indirettamente, attraverso l’uso di test sierologici per la ricerca di anticorpi specifici.

Per la diagnosi di laboratorio diretta, le tecniche utilizzabili sono:

  • tecniche di biologia molecolare (RT-PCR e PCR real time);
  • isolamento virale;
  • immunofluorescenza;
  • immunoistochimica.

I test utilizzati per la messa in evidenza di anticorpi specifici nei confronti del West Nile virus sono:

  • ELISA IgM;
  • ELISA IgG;
  • Sieroneutralizzazione virale;
  • Test di riduzione del numero delle placche.

È possibile difendersi dal virus attraverso il rispetto di alcuni accorgimenti: utilizzare indumenti lunghi, pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe – soprattutto di colore chiaro -, per coprire la cute e non attrarre le zanzare; utilizzare repellenti per la pelle antizanzare e rinnovare spesso l’applicazione; controllare la pelle, se sono presenti arrossamenti, specialmente nelle aree più esposte; effettuare disinfestazioni negli ambienti più esposti alle zanzare e utilizzare repellenti per lambiente.

Foto di repertorio