Come prevenire il mal di schiena, i consigli del fisioterapista Muresan

Come prevenire il mal di schiena, i consigli del fisioterapista Muresan

Un buon esercizio terapeutico è sicuramente la strada migliore per prevenire il mal di schiena, evitare fastidiose ricadute e scongiurare il dolore acuto.

La conferme più recenti sono arrivate da una revisione di vari studi pubblicata su JAMA Internal Medicine: dopo un mal di schiena acuto, il rischio di averne un altro nel giro di un anno oscilla fra il 24 e l’ 80 per cento, ma se ci si allena o si eseguono degli esercizi mirati con regolarità, la probabilità arriva quasi a dimezzarsi. E lo stesso vale se si ha la fortuna di non aver ancora mai provato la lombalgia.

Quale sport può andare bene? Se non si hanno problemi specifici si può scegliere in base alle proprie attitudini, bisogna però essere graduali nell’allenamento, fare comunque esercizi e allungamento muscolare.

Per chi ha disturbi alla colonna di grado medio-lieve possono essere indicate attività ibride, a metà fra terapia e attività fisica, come gli esercizi terapeutici che individuano nel corretto utilizzo della propria colonna vertebrale il fondamento della riduzione del dolore alla schiena e del controllo sulla maggior parte delle cause che lo provocano. Con tecniche e movimenti specifici adeguati atti a migliorare la funzionalità della schiena e a “riequilibrarla” quando c’è dolore.

Nei pazienti in cui il mal di schiena è connesso ad una patologia serve il consiglio di un fisiatra, che insieme al fisioterapista è la figura professionale preposta a consigliare la terapia specifica e l’esercizio fisico di mantenimento più adeguato. L’essenziale è essere costanti: solo allenarsi con regolarità aiuta davvero, rendendo il corpo più resistente di fronte a ciò che potrebbe provocare la lombalgia.

Come funzionano i muscoli della schiena?

Secondo un’indagine pubblicata sulla Cochrane Library (la principale risorsa sulle revisioni sistematiche in campo sanitario), per la prevenzione e riduzione del dolore, serve soprattutto migliorare coordinazione, forza e resistenza dei muscoli che controllano e sostengono la colonna.

I gruppi muscolari “anti-mal di schiena” sono numerosi: i più studiati sono gli erettori della colonna e il trasverso dell’addome, ma tutti quelli del tronco sono di fatto coinvolti ed è opportuno un buon programma che ne alleni forza, resistenza e velocità, stimolando anche la capacità di risposta alle sollecitazioni esterne.

L’impegno costante ripaga

Chiunque abbia sofferto anche solo una volta di mal di schiena, pure nei casi che si sono risolti da soli, deve sapere che ciò ha compromesso i muscoli stabilizzatori della schiena  senza un allenamento per recuperarne appieno la funzione, aumenta il rischio di una ricaduta che nel giro di un anno è molto alto.

Per essere sicuri di seguire un programma specifico ci si può affidare al fisioterapista, soprattutto per chi ha già sofferto di lombalgia più di una volta e non è ancora mai intervenuto con un buon esercizio fisico di recupero.

Fuggire dal movimento è un grave errore perché predispone al dolore cronico. In molti evitano alcuni gesti innescando un circolo vizioso con riduzione di tutte le attività. La riabilitazione serve per capire che c’è margine di recupero a muoversi senza star male o a riabituarsi poco per volta.

Per riportare la colonna a una buona funzionalità serve un impegno di vari mesi, soprattutto se la lombalgia è presente da tempo.

Quali sono dunque gli errori più comuni?

Molti pazienti appena passa il dolore abbandonano la fisioterapia, altri che invece fanno i conti con mal di schiena da anni si scoraggiano dopo due o tre mesi se il fastidio non si risolve. Occorre avere costanza e fiducia nella riabilitazione perché è davvero utile, a prescindere dal sintomo.

Il dolore non è indice che la schiena sta peggio, non ci si deve allarmare: l’obiettivo è riportare la colonna a una buona funzionalità e per farlo servono tempo e allenamento.

Brevi suggerimenti

Varie piccole precauzioni possono prevenire il mal di schiena: come spiegano gli esperti ISICO (isico.it), è importante tenere posture corrette alla scrivania o in auto, muoversi spesso e alzarsi per cambiare posizione se si deve stare a lungo seduti, fare attenzione a sollevare i carichi in modo giusto. Per i lavori pensanti Sì alle fasce lombari per chi ha già qualche problema, ma per il tempo minimo indispensabile: da considerare che nulla sostituisce una muscolatura forte e ben allenata.

Se il mal di schiena diventa cronico e il dolore continuo, l’esercizio resta indispensabile ma va associato a un supporto specifico e personalizzato.

Che cosa funziona davvero ?

Non ci sono controindicazioni: tutte le terapie possono dare vantaggi in alcuni pazienti ed essere inefficaci in altri.

Accade perché la lombalgia può dipendere da innumerevoli fattori. È bene non farsi troppe illusioni sulle terapie passive, se non sono associate ad altri interventi.

Massaggi e affini è difficile che da soli risolvano tutto – sottolinea il dott. Muresan fisioterapista- molte terapie passive sono solo sintomatiche ed efficaci se non ci sono troppi fattori causali coinvolti, perciò spesso non riescono a controllare il problema nel lungo periodo; quelle attive invece rimuovono i fattori che favoriscono la ricomparsa del mal di schiena. Bisogna avere aspettative realistiche, oltre che affidarsi a mani esperte.

Dott. Razvan - Claudiu Muresan - Fisioterapista

Dott. Razvan -Claudiu Muresan – Fisioterapista Esperto in: Fisioterapia Cranio- Cervico – Mandibolare / Mal di Testa Patologie della Colonna Vertebrale