SICILIA – Il 2020 è stato duro per tutti, tra la pandemia e la crisi socio-economica correlata, in molti abbiamo sperato che quest’ultimo potesse finire il prima possibile. Tra tutte le categorie, sicuramente la “cultura” è quella che abbiamo visto soffrire più di tutte, con chiusure di musei e teatri e stop alle manifestazioni culturali e folkloristiche.
Nonostante le condizioni precarie del settore causate dalle dovute restrizioni, il 2020 ha dato anche modo di stupirci per quanto riguarda il campo delle scoperte artistiche. A ottobre siamo stati meravigliati dal ritrovamento di una anfora tombale, un enchytrismòs (un tipo di sepoltura dedicata ai bambini deceduti) nei pressi del parco Himera.
Ma questo non è bastato, perché a stupirci sono state anche le due grandi scoperte avvenute a novembre: vale a dire il ritrovamento di un kotyle e uno skyphos, tipiche coppe greche da bevanda, nel mare di Gela e il recupero di un cannone del XVI secolo a Maddalusa (sito che già nel 2007 aveva permesso il ritrovamento di un altro cannone), in provincia di Agrigento. Entrambe le scoperte hanno dimostrato come il mare siciliano sia ricco di cultura e arte.
Oltre alle scoperte artistico-culturali, non sono mancati momenti di forte intensità in questo anno un po’ funesto. A gennaio, l’arrivo della Madonna di Loreto all’aeroporto di Sigonella ha riacceso i cuori di fedeli e non.
Ma parlando di fede non possiamo dimenticare che a febbraio, quando ancora il Covid sembrava lontano dal cambiare le nostre vite, Catania ha festeggiato la sua Santa patrona, Sant’Agata, con i classici fuochi, le bancarelle, il folklore e i giorni di festeggiamento tipici della ricorrenza.
Ma non solo, il nostro cuore ha palpitato di gioia quando abbiamo saputo, a settembre, che Giovanna Giordano, scrittrice nata a Milano ma impiantata in Sicilia, è stata candidata a vincere una delle più alte onorificenze, il premio Nobel per la letteratura.
Indimenticabile nel 2020 è stato vedere nel noto programma Alle falde del Kilimangiaro il bellissimo borgo delle Madonie, Geraci Siculo, candidato a essere il borgo dei borghi. Nel corso della trasmissione noi siciliani e tutti i telespettatori abbiamo potuto ammirare come i vari insediamenti (a partire dall’804 d.C.) si fossero armonicamente uniti a Geraci Siculo.
L’arte e la cultura, inoltre, non si sono fatte abbattere dalla pandemia e come una fenice si sono dovute risollevare più volte. Nel corso dell’anno abbiamo avuto il percorso dei Treni Storici del Gusto con 4 appuntamenti ricchi di novità e visite guidate tra luoghi più belli della nostra Isola.
Ancor prima, durante il lockdown iniziato a marzo, i teatri si sono dovuti reinventare dando la possibilità alla cittadinanza di vedere spettacoli teatrali in webTv.
Ma purtroppo, come immaginabile, l’anno ci ha portato via anche tante personalità della storia, cultura e arte siciliana e del mondo.
A maggio abbiamo pianto prima la morte, alla soglia dei 92 anni, del giornalista sportivo Beppe Barletti, inviato da Torino di 90° Minuto e Domenica Sprint, due trasmissioni celebri del calcio romantico e poetico di anni ’70, ’80 e prima metà anni ’90. Poi, a fine dello stesso mese, ci ha lasciati l’attrice di teatro, Ileana Rigano, pianta stabile nel mondo del teatro catanese e siciliano.
Il mese di giugno, poi, è stato funesto con la perdita di Christo Vladimirov Javacheff, l’artista creatore della meravigliosa “passerella galleggiante” sul lago d’Iseo, che ha permesso a migliori di visitatori di “camminare sull’acqua”.
Nel sesto mese dell’anno abbiamo anche dovuto dire addio a Pippo Trovato, musicista e chitarrista, tra i protagonisti della Taormina degli anni ’60, e allo storico Romano Ugolino, cultore del Risorgimento italiano.
Infine, tra gli addii di questo 2020, non possiamo dimenticare la morte del pittore Salvatore Accolla, considerato il “Van Gogh siciliano”.
In questo arduo anno abbiamo anche ricordato, a 30 anni dalla sua scomparsa, la cantautrice siciliana, Rosa Balistreri, con un evento al museo Riso di Palermo.
Tra le commemorazioni abbiamo anche rievocato, a un anno dalla scomparsa, Andrea Cammilleri e il suo genio attraverso l’esposizione di una statua in suo onore ad Agrigento.
Immagine di repertorio
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