Autunno in Sicilia, l’emergenza blocca le sagre ma non le castagne: i posti migliori dove raccoglierle

Autunno in Sicilia, l’emergenza blocca le sagre ma non le castagne: i posti migliori dove raccoglierle

PALERMO – La stagione autunnale è ormai nel suo pieno. I panifici iniziano a riempirsi di rame di Napoli, dalle classiche alle ripiene, Nzuddi – biscotti a base di mandorle tostate, miele, uova e scorza d’arancia o di limone – e chi più ne ha, più ne metta. Qualcosa, però, in questo particolare autunno (caratterizzato dalla prepotente seconda ondata di contagi Covid) mancherà. La caratteristiche sagre autunnali siciliane, infatti, sono state annullate per motivi di sicurezza sanitaria. Basti pensare alla storica Ottobrata di Zafferana Etnea, nel Catanese, cancellata per l’edizione 2020 per motivi di “buon senso“, così come comunicato dal sindaco.

I frutti che invece continueranno a riempire le giornate e le tavole siciliane saranno le castagne. Oltre a essere uno dei tanti prodotti tipici siciliani della stagione in corso, le castagne rappresentano, assieme alle foglie secche, il frutto simbolo dell’autunno. Le caldarroste “annebbiano” le città e i siciliani si preparano per le classiche scampagnate di raccolta.

La Sicilia, d’altronde, sarà celeberrima per i suoi mari, ma anche le zone di montagna non mancano. In tutta l’isola, infatti, c’è l’imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda i luoghi nei quali organizzare una giornata di raccolta delle castagne e trascorrere una giornata immersi nella natura nostrana.

I boschi dell’Etna, oltre a regalare spettacoli mozzafiato, offrono un tipo di castagne uniche nel loro genere. Grazie al terreno lavico, ricco di minerali, i frutti presentano un sapore unico. Spostandoci in zona Sant’Alfio (CT) sarà possibile visitare il castagno più grande d’Italia, nonché uno dei più antichi e grandi d’Europa: Castagno dei Cento Cavalli.

Fonte immagine Wikimedia Commons

Anche nel Palermitano, in particolar modo a Corleone, si può trovare una grande quantità di castagne. I luoghi principali sono due e rispondono ai nomi di Rocca Busambra, soprattutto sulle pendici orientali, e bosco Ficuzza, in particolar modo ai margini. Un luogo di particolare fascino è il bosco del Cappelliere. Senza dimenticare i boschi di Castelbuono o i castagni immersi nel verde di San Guglielmo.

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Spostandoci nel Messinese, i Colli San Rizzo, oltre ai panorami sullo stretto, offrono anche diversi castagni lungo i percorsi dei veri sentieri. Da segnalare anche le campagne di Itala, Altolio, Antillo e Floresta.

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Insomma, le verità di paesaggi e scelte rende quasi difficile andare in un posto piuttosto che in un altro. Il consiglio, per questo autunno, è quello di raccogliere le castagne, oltre che in sicurezza, nelle zone limitrofe alla propria provincia, senza allontanarsi troppo. Inoltre, c’è da ricordare che la raccolta delle castagne è consentita solo nelle zone boschive ed è vietata nelle riserve naturali.

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