SICILIA – La notte della paura, dell’Uragano Mediterraneo, delle alluvioni lampo e abbondantissime, cui la nostra Isola sta venendo colpita soltanto dagli ultimi anni e di cui non ne conosceva nemmeno l’esistenza. Eppure, la natura si ribella e i cambiamenti climatici portano anche a questi fenomeni a cui forse non ci abitueremo mai perché, in fondo, non siamo proprio preparati e pronti ad affrontare situazioni come quelle delle scorse ore.
Riassumere tutto quello che è accaduto in 24 ore non è facile, ma ci proviamo. Prima Siracusa nei giorni scorsi, ieri Catania. É proprio l’hinterland della provincia etnea quella ad essere stata puntata dall’Uragano Mediterraneo. Venti di burrasca che hanno superato i 100 Km/h, precipitazioni abbondanti che hanno toccato quota 200 millimetri in pochissimo tempo. E ancora disagi, danni, allagamenti, alberi abbattuti e richieste di intervento da ogni dove.
Fino alle 24 di ieri, in coda, vi erano ancora oltre 100 richieste di intervento: proprio per tale situazione sono state inviate a Catania due squadre di rinforzo dai Comandi Provinciali dei vigili del fuoco di Enna e di Ragusa e un Gruppo Operativo Speciale con mezzi di movimento terra.
Tra i comuni catanesi più colpiti c’è Scordia. Qui sono stati soccorsi diversi automobilisti travolti da una piena di acqua e fango. Uno di questi ha riferito che una coppia di anziani a bordo di una Ford Fiesta sarebbe scesa dall’auto e sarebbe stata travolta. I due risulterebbero attualmente dispersi.
Lieto fine invece per una seconda coppia che procedeva lungo la Strada Provinciale 16, tra Scordia e Lentini. Ritrovati in condizioni di salute discrete, prima il marito e poco dopo la moglie. Entrambi sono stati trasportati in ospedale da un’ambulanza per controlli.
Sempre a Scordia, la Protezione civile, ha soccorso cinque turisti stranieri. Il pulmino sul quale viaggiavano è stato investito dalla furia dell’acqua lungo la Strada Statale 385 che collega con Catania. I turisti hanno dovuto abbandonare il mezzo e sono stati portati in un’area sicura da alcuni volontari.
Soccorsi anche alcuni passeggeri di un bus di linea, il direttore della Protezione civile Salvatore Cocina ha chiesto al presidente della Oranfrizer – Nello Alba – di ospitare i passeggeri vicino allo stabilimento.
Nella notte ulteriori criticità, per le avverse condizioni meteo, si sono verificate anche a Misterbianco, Paternò e Biancavilla.
Tragica la situazione anche a Randazzo, dove una parte del ponte San Giuliano è crollato causando non pochi disagi agli automobilisti in quel momento in transito, rimasti intrappolati all’interno dei propri mezzi, travolti dalla furia dell’acqua.
Auto sommerse e galleggianti anche nel quartiere Timpa, esattamente in via IV Novembre.
Quattro uomini sono stati salvati dal Nucleo Saf dei vigili del fuoco di Trapani e dalle squadre di Alcamo – durante il maltempo di ieri notte – rimasti intrappolati dal rigonfiamento del fiume che attraversa le Terme Segestane, nei pressi di Castellammare del Golfo.
Due le ore trascorse per raggiungerli, salvati dalla furia dell’acqua due tedeschi, un ecuadoregno e un italiano.
Posti in salvo, ma in stato di ipotermia, sono stati tutti affidati alle cure dei sanitari del 118.
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