La Sicilia e la sua estate infernale: tra siccità e fiamme necessario un aiuto, viaggio nella natura distrutta – FOTO e VIDEO

La Sicilia e la sua estate infernale: tra siccità e fiamme necessario un aiuto, viaggio nella natura distrutta – FOTO e VIDEO

SICILIA – Continua imperterrita la lotta alle fiamme in Sicilia che vede impegnati gli uomini della Forestale, i vigili del fuoco e la protezione civile.

Fino allo scorso 13 agosto alle ore 17, erano 188 i Comuni su 391 nei quali territori si sono sviluppato incendi nei mesi di luglio e agosto.

“Siamo a supporto della forestale che ha l’esclusiva sullo spegnimento degli incendi boschivi, il problema di ogni estate. È il corpo forestale che viene prima del vigili del fuoco, che intervengono poi vicino ai centri abitati, a parlare è la Protezione Civile.

Prosegue: “Gli incendi sono stati troppi, uno significativo nelle Madonie, partito da Petralia Sottana e che si è incanalato nelle montagne fino a lambire il centro abitato di Petralia, Geraci, Polizzi Generosa con una situazione drammatica, il fuoco era davanti a un rifornimento di benzina.

A preoccupare ancor di più è la natura di questi incendi, in maggioranza dolosi o colposi, che hanno pure un orario privilegiato –  all’imbrunire – perché in questo arco di tempo i Canadair intervengono con molte difficoltà.

Necessario e generoso anche l’intervento di alcuni volontari dal Trentino Alto Adige e dall’Emilia Romagna: “Abbiamo anche degli aiuti che arrivano dal Trentino e dall’Emilia Romagna, lì i vigili del fuoco non esistono in quanto vero e proprio Corpo, sono tutti volontari che fin da piccoli vengono formati allo spegnimento di incendi, quasi come un fatto culturale, crescono con questi sani principi e li portano con sé per sempre, aiutando chiunque ne abbia bisogno”.

Molti di loro hanno raccontato le proprie storie, ci sono studenti e operai, giovanissimi e adulti, che hanno raggiunto la Sicilia con l’intento di fare del bene, prendendo ferie dal posto di lavoro e rinunciando alle proprie vacanze estive. Alcuni, però, al loro arrivo hanno trovato i boschi siciliani sommersi dalla spazzatura, un pericolosissimo vettore per gli incendi, oltre che un’enorme fonte di inquinamento.

Volontari del Trentino e volontari di “casa nostra”. Collaborazione e fratellanza.

Un altro problema si fa strada nell’estate d’emergenza che la Sicilia sta vivendo: quello della siccità.

Molte sorgenti d’acqua sull’Etna sono secche già da mesi, mentre la Protezione Civile non riesce – insieme a chi di competenza – a mettere su un tavolo di discussione sul caso. Gli incendi stanno rubando via ogni secondo, togliendo la possibilità di lottare contro molti altri mali.

Allarme rientrato all’ex CARA di Mineo

Sempre più grave è la situazione della Sicilia, nei cui bacini mancano quasi 78 milioni di metri cubi d’acqua rispetto all’anno scorso, segnando il livello più basso del decennio nell’estate più calda di sempre. A prova della gravità della situazione l’esempio delle Gole dell’Alcantara, quasi del tutto prosciugate.

Una foto simbolo: Incendio di Giarratana Monterosso (RG) . Il volontario è Alessandro Della Mea della cod. 208 di Ragusa

Intanto, ora, inizia la conta dei danni: distrutto il paesaggio, i boschi e le foreste, morti gli animali e bruciate le case, cosa resterà di questa estate infernale?