Incendi, tra le possibili cause colpose sigarette o vetro: come tutelare l’ambiente e chi ci circonda

Incendi, tra le possibili cause colpose sigarette o vetro: come tutelare l’ambiente e chi ci circonda

SICILIA – Sono sempre più gli incendi scoppiati in Sicilia, specialmente nell’ultima settimana iniziata con il grande rogo scoppiato nel quartiere di Librino a Catania e poi propagato verso la Playa fino a distruggere lo stabilimento balneare delle Capannine.

A preoccupare è – purtroppo – un pensiero ormai fisso nella mente di molti: questi incendi sono dolosi? 

Incendio doloso o colposo

Il reato di incendio è punito severamente dalla legge perché le sue conseguenze possono essere devastanti, distruggere ettari di bosco e provocare la morte di persone e animali, con danni ambientali incalcolabili, per questo si rischia il carcere fino a 7 o 10 anni.

Un incendio si definisce doloso quando è provocato da un preciso disegno criminale dell’autore del fatto. Questa condotta ha sempre rilievo penale (la reclusione da 3 a 7 anni secondo l’articolo 423 del Codice penale) indipendentemente da quante persone vengano concretamente danneggiate.

Molti incendi, però, non sempre sono causati da un piromane con cattivi propositi, bensì potrebbero essere stati appiccati accidentalmente: si tratta di incendio colposo. Anche questo è punito dalla legge perché mette a rischio flora, fauna, costruzioni ed esseri umani allo stesso modo di un incendio doloso.

Perché rischiamo continuamente di appiccare incendi?

Un modo per evitare di appiccare incendi colposi è, ovviamente, la massima prevenzione a riguardo.

Il corpo dei Vigili del Fuoco fornisce da ogni parte d’Italia guide e vademecum per conoscere le cause degli incendi e i modi in cui essi si propagano, utile a capire come un semplice gesto – come gettare un mozzicone di sigaretta – rischia di mettere in pericolo sé stessi e gli altri, oltre che costare una pena salata.

Il Corpo Forestale dello Stato, per incarico del Governo, ha condotto una indagine approfondita sulle cause principali degli incendi boschivi, al fine di delineare un quadro articolato del fenomeno e intraprendere azioni mirate alla prevenzione e al contrasto degli incendi stessi. L’indagine ha riguardato l’intero territorio nazionale ed è stata effettuata dal Servizio Antincendio del CFS con la collaborazione degli Uffici Forestali nelle Regioni a statuto ordinario e dei Servizi Antincendio delle Regioni e Province Autonome.

Cerini e mozziconi di sigarette abbandonati o lanciati imprudentemente lungo i sentieri e le reti viarie e ferroviarie possono dare fuoco all’erba secca e ad altri residui vegetali presenti, anche per effetto degli spostamenti d’aria provocati dai veicoli o dal vento.

Altri incendi colposi si originano da bruciature di rifiuti in discariche abusive, alcune volte presenti in prossimità o all’interno dei boschi. Tali incendi possono interessare estese e significative aree boscate, con danni al paesaggio e all’equilibrio idrogeologico e problemi di ordine igienico e sanitario.

Ridotta incidenza sugli incendi involontari hanno gli eventi originati da fuochi pirotecnici, lanci di petardi o razzi, brillamento di mine o esplosivi, uso di apparecchi a motore, a fiamma, elettrici o meccanici, manovre militari o esercitazioni di tiro.

Nel 2001 sono stati attribuiti a cause colpose 2.452 incendi pari al 34,4% del totale. Delle tre categorie di cause colpose considerate, è risultata prevalente quella degli incendi causati da attività agricole e forestali (1.492 eventi pari al 60,8% delle cause colpose), seguita dalla categoria di incendi provocati da mozziconi di sigarette e da fiammiferi (552 eventi pari al 22,5% delle cause colpose).

Come tutelare l’ambiente e proteggere chi ci circonda

  • Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi: possono incendiare l’erba secca;
  • è proibito e pericoloso accendere il fuoco nel bosco. Usa solo le aree attrezzate e non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertati che sia completamente spento;
  • se devi parcheggiare l’auto accertati che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca: la marmitta calda potrebbe incendiare facilmente l’erba secca;
  • non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive: sono un pericoloso combustibile;
  • non lasciare bottiglie o frammenti di vetro nel bosco: con il sole possono trasformarsi in potenziali accendini;
  • per eliminare stoppie, paglia ed erba non usare il fuoco: usa il falcetto;
  • non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, i residui agricoli: in pochi minuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco;
  • nelle zone più esposte agli incendi, attorno alle abitazioni e ai fabbricati, pulisci il terreno dalla vegetazione infestante e dai rifiuti facilmente infiammabili.

Immagine di repertorio