SICILIA – La Sicilia ancora deve fare i conti con gli incendi che la stanno letteralmente flagellando. Una situazione preoccupante che abbraccia tutte le 9 province in un settimana vissuta con i 40 gradi e anche più.
Nello specifico, a Polizzi Generosa per tutta la notte le fiamme hanno continuato il loro cammino, illuminando di rosso le ore notturne in un’emergenza che sembra avere una tregua nella mattinata odierna affatto terminata.
Sono sette le squadre dei vigili del fuoco impegnate sino a questa mattina insieme ai mezzi aerei della Forestale nelle operazioni di bonifica – spiegano dalla sala operativa del 115 – dopo i roghi registrati a Petralia Soprana, Polizzi Generosa e in una vasta area compresa tra Marineo e Santa Cristina Gela.
In molti casi è stato necessario far evacuare le abitazioni, come accaduto nel quartiere Acquamara, a Petralia, dove gli stessi abitanti hanno lasciato le loro case e hanno collaborato per spegnere i roghi “adoperandosi in ogni modo – ha spiegato il sindaco Pietro Macaluso – e utilizzando trattori e mezzi di fortuna”.
Giorni apocalittici di roghi, con città come Catania ed Enna che hanno visto diverse abitazioni evacuate, intere zone distrutte. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha chiesto al presidente del Consiglio, Mario Draghi, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile. Richiesta accordata con un nuovo Dpcm.
“Ovviamente supporto da terra – dice Fabrizio Curcio – perché tutti i mezzi aerei disponibili li abbiamo inviati. Invieremo quindi squadre da altre regioni e ci sarà il raddoppio dei turni da parte dei vigili del fuoco. Le responsabilità nell’ambito di ciò che si fa contro gli incendi boschivi tuttavia sono chiare. Le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni“.
Il governatore siciliano intanto ha convocato per domani, al PalaRegione di Catania, un vertice con la Protezione civile per fare il punto della situazione.